Come già capitato per il recente articolo su “Gayburg”, siamo costretti a uscire dall’ambito specifico dei nostri interessi per parlare di libertà di espressione (e sta iniziando a capitare un po’ troppo spesso…). È la nostra stessa storia a imporcelo, anche se questo farà forse arricciare il naso a qualche lettore o follower. E dunque parliamo di quel circuito di comunicatori che trovano spazio sul web e propongono, a chi li vuole ascoltare, argomenti trattati in modo alternativo, spesso anche molto alternativo, rispetto all’informazione mainstream. Parliamo cioè di testate che negli ultimi anni non hanno preso un centesimo da USAid e non reclutano giornalisti formati dal World Economic Forum apposta per diffondere propaganda progressista e woke. Non sono molte le realtà che riescono a trovare uno spazio in questa fetta di comunicazione, in Italia si possono annoverare soprattutto lo storico canale ByoBlu e Visione TV, insieme ad altre più piccole e meno note. Ebbene, di recente è accaduto qualcosa a VisioneTV che non può non attirare l’occhio e l’indignazione di chiunque sia cresciuto con la convinzione di vivere in un paese libero e democratico.
Diretta dal giornalista Francesco Toscano, noto anche per essere il presidente del partito politico “Democrazia Sovrana e Popolare” (dove milita anche il più noto Marco Rizzo, che in passato abbiamo appoggiato per le sue posizioni sulla bigenitorialità), Visione TV ha proposto nel tempo contenuti ostinatamente contrari a quelli dettati dal legacy media, come li chiama Elon Musk, assumendo una posizione coraggiosamente critica su dossier molto discussi come la campagna vaccinale anti-Covid o la guerra Russia-Ucraina. Questo ha attirato sulla redazione gli strali dei maggiordomi della narrazione unica, che a quanto pare non si sono accontentati del solito ostracismo che colpisce chi s’azzarda a mettere in dubbio i dogmi trasmessi dalle agenzie normative sovranazionali. L’occasione di agire in modo deciso pare sia venuta dal fatto che Toscano abbia pubblicato due libri, uno su Vladimir Putin e uno su Elon Musk. Non si sa quale dei due sia più nemico del fascioprogressismo, fatto sta che solo occuparsi di loro e parlarne è considerato qualcosa di irricevibile. Su Toscano e la sua VisioneTV sono piovute critiche confusionarie di “trumputinismo”, fino a un evento che dice tutto sul tipo di democrazia in cui viviamo.
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Un nuovo tipo di olio di ricino.
«Qualche settimana fa», racconta Toscano, «Massimiliano Coccia, marito di Pina Picerno (vice presidente PD del Parlamento europeo) scriveva sul giornale Linkiesta che Intesa San Paolo aveva chiuso il conto corrente di Visione Tv in quanto filo russa, perché aveva pubblicato un articolo di Putin del 2019 come libro. Ebbene, all’epoca dell’articolo, la notizia non sembrava trovare riscontro nella realtà. Il conto corrente era fino a ieri aperto e funzionante. Però, proprio ora (sabato 15 febbraio, n.d.a.), Banca Intesa ha comunicato a Visione TV la chiusura unilaterale del conto corrente, senza specificarne le motivazioni, che sono evidentemente politiche». Ovviamente si tratta di un atto grave, che mette in gravissima difficoltà l’emittente. Anche per questo Toscano non usa mezzi termini: «cosa serve ancora per far capire alla gente che i veri fascisti sono proprio quelli che si riempiono la bocca ogni giorno dell’antifascismo da passerella? Il PD è il nuovo fascismo (…), servo delle multinazionali, la grande finanza, della UE e della guerra». Parole forti, che riportano alla mente il modo con cui un altro turbo-progressista (ora finalmente in disgrazia), il premier canadese Justin Tudeau, affrontò la protesta dei camionisti indisponibili a vaccinarsi: chiuse loro ogni accesso ai loro conti correnti personali, con ciò demolendo la loro mobilitazione.
Niente più manganello o olio di ricino, dunque: la fasciodemocrazia progressista ha altri mezzi per piegare chi si azzarda a non adeguarsi alle verità calate dall’alto. In qualche caso, come per noi de LaFionda.com, ti seppellisce di querele prive di senso, per affrontare le quali però si è costretti a svenarsi e, se non si è super-ricchi, si matura presto la comprensibile decisione di mollare il colpo. In altri casi, ti viene direttamente chiuso il conto corrente personale o aziendale. Il tutto senza aver violato alcuna legge, ma per puri e semplici motivi politici. Ora Toscano e VisioneTV si appellano all’opinione pubblica e al Governo italiano e vedremo come andrà a finire. Certo è che si tratta dell’ennesimo vergognoso attacco alla libertà di critica e di espressione, uno dei principi alla base della democrazia, come per altro ha recentemente ricordato il Vice-Presidente USA J.D. Vance a Monaco di Baviera, sbertucciando senza pietà i gerarchi e i kapò della fasciotecnocrazia europea. Un’accolita di mandarini e oligarchi che ancora non si sono messi il cuore in pace sul fatto che la loro era è terminata e che, di fronte agli scenari che si ribaltano, si incattiviscono ancora di più. Come i nazisti in ritirata bruciavano tutto e commettevano stragi aberranti di civili, così questi agenti patogeni della democrazia ora colpiscono ferocemente e a casaccio, prima di venire spazzati via definitivamente. VisioneTV è l’ultima in ordine di tempo a cadere sotto la loro furia cieca.
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A sostegno di VisioneTV, in ogni caso.
Intendiamoci, così come ci siamo intesi con “GayBurg”: non abbiamo particolare stima di canali come VisioneTV (o ByoBlu ed altri). Indubbiamente si sono dimostrati dotati di grande coraggio nell’affrontare determinati argomenti con un approccio critico e controcorrente, ma altrettanto indubbiamente non hanno saputo né voluto spingere il loro ardimento oltre un certo limite. Sugli argomenti di nostro interesse, eccezion fatta forse per qualche blanda critica all’ideologia gender, non si sono mai avventurati. Da parte loro non c’è mai stata una presa di posizione netta, strutturata e argomentata contro il femminismo tossico che aliena uomini e donne e le loro capacità relazionali. La paura di finire in shitstorm ingestibili, forse, o più probabilmente la presenza di qualche “quinta colonna” femminista all’interno delle loro redazioni, li ha costretti in una stitichezza inspiegabile. Gran fegato a schierarsi in modo critico su vaccini, conflitto russo-ucraino o israelo-palestinese, ma se si tratta di femminismo, loro come tanti altri ficcano la coda tra le gambe e tirano giù le orecchie. E ovviamente quando ricevono nostre proposte di collaborazione o rispondono picche (ByoBlu) o non rispondono proprio (VisioneTV).
Ciò nonostante, chiarite le nostre posizioni critiche, non c’è la minima esitazione da parte nostra nel manifestare la più piena e profonda solidarietà a VisioneTV e nel condannare senza appello Intesa San Paolo, come esecutrice del delitto di lesione aggravata alla critica ed espressione, e i suoi mandanti politici. Gli uni e gli altri sono la vergogna del tempo attuale, l’ultimo conato del lato più oscuro di un progressismo che avrebbe fatto inorridire chi al progresso sociale, quello vero, ha dedicato l’intera esistenza (a partire da Karl Marx). VisioneTV era e ci auguriamo vivissimamente che continui a essere quella voce fuori dal coro indispensabile per indurre tutti a riflettere criticamente su ciò che ci accade attorno per poter poi formulare una propria opinione informata. Chiediamo con forza a tutti i nostri lettori di mobilitarsi, d’accordo o meno che siate con la linea editoriale dell’emittente, con la stessa convinzione con cui si sono mobilitati a favore nostro, affinché il caso di VisioneTV assurga all’attenzione nazionale e istituzionale. E lo chiediamo sempre per le stesse ragioni: il conto corrente bloccato un giorno potrebbe essere il vostro, solo perché avete twittato qualcosa di sgradito all’oligarca di turno. Non è una prospettiva immaginaria, solo qualche giorno fa la polizia tedesca ha fatto irruzione in casa di un cittadino solo perché aveva postato sui social un meme sgradito a chi ha il potere di ordinare un’irruzione in casa altrui. Dunque chiediamo il sostegno a VisioneTV perché i capisaldi della democrazia sono precondizione per una vita, quella di tutti, anche la vostra, libera e per questo degna di essere vissuta.