La Fionda

Magistratura da incubo: una storia vera a puntate (81)

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Aggiornare il nostro lettore con le novità riguardanti la storia che stiamo raccontando ci offre l’opportunità di fare prima un excursus a volo radente sullo stato della Nazione. Nel segno dell’iguana siamo arrivati a ridosso del giorno delle votazioni politiche e dello spoglio centralizzato presso la Cassazione al fine di conoscere i risultati definitivi delle elezioni per il rinnovo della componente togata del C.S.M.. Mentre il “ridente officiante della Repubblica” non perde occasione per esortare, indirizzare e celebrare di tutto, i cieli nazionali vengono percorsi quotidianamente da aerei che irrorano il territorio con sostanze chimiche capaci di dissolvere in pochi minuti dei grandi cumulonembi. Accade inoltre che, per quanto sia noto da sempre quali siano i paesi colonialisti, tanti giornalisti non ci parlano dell’”accerchiamento” progressivo (quattordici paesi sono passati dall’ex impero sovietico all’alleanza militare atlantica) della Federazione Russa, avvenuto in violazione delle promesse fatte nel 1989 dall’Occidente alla stessa. L’informazione mainstream non ci parla del golpe di piazza Maidan, ma delle pericolose mire imperialiste di Vladimir Putin.

Mentre il premier Draghi incassa i suoi premi fedeltà oltreoceano, ci sono alcuni medici che in Pronto Soccorso riscontrano un aumento delle morti improvvise, delle ischemie e degli infarti nei giovani, problemi di origine nervosa: retiniti, infiammazioni di altre strutture nervose. E’ forse colpa di qualche vaccino obbligatorio anticovid-19? Man mano che il Web diventa sempre più volatile per le censure che pretestuosamente sopprimono la libertà di espressione, perdiamo la storia della nostra vita ed i ricordi di certe squallide azioni istituzionali. Nella Tv e sui giornali di sistema si attua la rimozione dei fatti sgraditi unita alla falsificazione di tutto quanto è necessario alle pratiche del Potere. Scompare così la vicenda del suicidio di Pietro Perdu Perra, uno dei maggiori esponenti e studiosi della lingua sarda. Le figlie Iris, Astrid e Klara (trasferite illecitamente in Svezia dalla loro madre) non lo vedranno più. Si consumano crimini odiosi in maniera sempre più sfacciata, alla luce del sole, ma per un efficiente controllo della plebaglia bisogna sempre nascondere tutto. Ecco un tragico episodio accaduto circa due mesi fa e scoperto solo ultimamente. Manipolando regolarmente i dati effettivi si raccontano bugie caratterizzando tutti gli uomini come esseri violenti. In realtà, con inimmaginabile frequenza, si rilevano violenze esercitate da donne su uomini, vecchi e bambini, ma su questo doloroso stillicidio cala regolarmente il silenzio. Negli anni si sono costruite reti di tutele giuridiche per i soggetti cosiddetti fragili che, alla verifica dei fatti, si sono rivelate essere prevalentemente utili per attività lucrose, spesso illecite dei “professionisti” del settore .

giudice

L’assenza dei grandi partiti di massa nati su principi dottrinali, scomparsi con Tangentopoli, vede il residuo corpo elettorale votante indotto a scegliere tra formazioni politiche nate da esigenze “personali”, pressappoco simili tra loro, quasi tutte allineate e coperte dietro le direttive USA-NATO-UE. Gli eletti che siederanno a breve in Parlamento non passeranno notti insonni per riformare l’amministrazione della giustizia e renderla degna di una sana democrazia. Come preannunciano i primi spogli elettorali, il CSM che verrà non sarà liberato dalle influenze delle correnti e delle cordate. Lo sanno bene anche quei pochi giornalisti che si documentano e scrivono solo di disavventure giudiziarie con valenza politica e/o economica, con rilevanza circoscritta ad uno specifico caso. Che questi giornalisti scrivano pure di ingiustizie carcerarie, ma quelli che sono argomenti tabù, ciò che esula dalla vicenda singola ed investe un intero sistema, non può essere toccato. Un caso tipico di insindacabilità è l’attività giurisdizionale che riguarda la famiglia. Le ragioni sono molteplici e quelle che ci appaiono più convincenti riguardano la voluta disarticolazione della famiglia tutelata dal dettato costituzionale ed il business collegato alle sue disavventure giudiziarie. La denigrazione pluriennale sistematica/ossessiva della figura paterna e del maschio, la messa a coltura del seme dell’odio tra uomini e donne (fenomeni con diffusione globale) sono stati i primi passi che, sotto le direttive di organi sovranazionali, hanno compiuto i politici di tutti i paesi dell’Occidente.

Con l’istituto giuridico dell’amministrazione di sostegno affidata a terzi il processo di svalorizzazione/indebolimento dei legami familiari ha ora un cobelligerante in più. Siamo stati sempre dell’idea che la Magistratura debba essere un’autorità indipendente (cosa forse mai compiutamente realizzata per la vecchia prassi d’intrecciare rapporti poco trasparenti con la politica) ma l’indipendenza non va confusa con l’esercizio di un potere prevalente sugli altri ed inoltre senza sostanziali controlli. Purtroppo dalle cronache appare fin troppo frequentemente che molti magistrati non hanno alcun interesse a riguadagnare e coltivare la stima degli Italiani in nome dei quali dicono di operare. Se così non fosse non si verrebbe a conoscenza di storie che lasciano tanto amaro in bocca. Per quanto riguarda i decreti di nomina, con i quali il giudice tutelare conferisce all’amministratore di sostegno poteri che incidono sui diritti e sulle libertà inviolabili della persona “beneficiata”, senza garantirle la difesa ed il contraddittorio nel giudizio, c’è da sottolineare che appaiono abusivamente limitanti come i provvedimenti tipici dell’interdizione e dell’inabilitazione. Abbiamo la forte sensazione che gli A.d.S. “infedeli” si nascondino dietro la toga di giudici tutelari compiacenti. Riprendiamo il nostro racconto di malagiustizia con le ultime notizie a nostra disposizione. L’azienda “Poste Italiane” non ha ancora dato risposta al nostro amico per la sua “richiesta rapporti di risparmio postale in archivi cartacei”.

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L’Agenzia delle Entrate gli ha inviato l’“attestazione di avvenuta presentazione della dichiarazione di successione telematica”. A tutt’oggi il reclamante ha potuto constatare che i Servizi Sociali (ai quali era stata “affidata” la propria madre) non hanno pagato l’IMU 2021 e 2022; non hanno evaso una pratica relativa alla richiesta indebita di una società privata.  Il Comune competente gli ha inviato via p.e.c. riscontro della documentazione fiscale acquisita, necessaria per sanare i debiti d’imposta della deceduta. Continua il suo impegno per regolarizzare al più presto la situazione familiare. Tramite avvocato delegato l’A.d.S. della sorella del nostro amico gli ha comunicato che, concluse le varie pratiche burocratiche, chiederà al G.T. l’autorizzazione per restituirgli il 50% (quota di spese spettante alla congiunta) di quanto lui avrà sborsato fino a quel momento. Solo per puntualizzare riteniamo opportuno stigmatizzare che gli A.d.S. debbono chiedere l’autorizzazione al giudice soltanto quando effettuano operazioni di straordinaria amministrazione. Dato che nel nostro Paese, dove, tra l’altro, non mancano magistrati corrotti, prendendo a modello le condotte delle organizzazioni mafiose, sembra essere stato tacitamente istituito il pizzo anche sulla famiglia, vogliamo concludere la puntata di aggiornamento per il nostro lettore con una toccante poesia di Pablo Neruda:

“Quando i genitori invecchiano”

Lasciali invecchiare con lo stesso amore con cui ti hanno fatto crescere..
Lasciali parlare e raccontare ripetutamente storie con la stessa pazienza
e interesse con cui hanno ascoltato le tue quando eri bambino…
Lasciali vincere, come tante volte loro ti hanno lasciato vincere….
Lasciali godere dei loro amici, delle chiacchiere con i loro nipoti…
Lasciali godere vivendo tra gli oggetti che li hanno accompagnati per molto tempo,
perché soffrono sentendo che gli strappi pezzi della loro vita…
Lasciali sbagliare, come tante volte ti sei sbagliato tu…
Lasciali vivere e cerca di rendergli felici l’ultimi tratti del cammino che gli manca da percorrere,
allo stesso modo in cui loro ti hanno dato la loro mano quando iniziavi il tuo.



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