La Fionda

Magistratura da incubo: una storia vera a puntate (15)

Vedi le puntate precedenti

Il nostro futuro “reclamante” ha prelevato il fascicolo costituitosi nella sede del I grado di giudizio. L’incartamento, quello consegnato completamente spillato e timbrato, è costituito da 56 pagine. Nella cartella non ha trovato traccia dell’indagine alla quale fa riferimento il giudice tutelare A. P. nel decreto di nomina del Sindaco di xxxxxxxxxx, non c’è traccia di un qualche verbale che avrebbe dovuto redigere il G.T. per l’udienza programmata del 23 novembre 2020, non c’è traccia di un certificato medico personale inviato via PEC dal ricorrente il 20 novembre 2020. Con questo preambolo riprendiamo il nostro discettare sull’incubo del protagonista di questa storia. Nel corso del tempo ha incontrato il pubblico ministero T.M., che ha fatto del suo meglio per considerare e far considerare le due congiunte del denunciante in grado di autodeterminarsi. In questa maniera alla novantunenne “svalvolata” è stato consentito di dare la stura alla sua furia iconoclasta continuando ad alienare beni di famiglia senza averne bisogno, calunniando e scaricando livore di pertinenza psichiatrica sui suoi figli, facendo sparire importanti carte e documenti. Non ha avuto lo stesso successo il suo tentativo di arruolare la più giovane nella guerra contro il fratello per poi poterlo accusare di appropriazione indebita. L’altro incontro determinante il nostro prossimo appellante l’ha avuto con il giudice tutelare A. P., lo stesso che alla fine di ottobre 2020 si era dichiarato incompetente a decidere sul caso, poi infine, convertitosi alla “causa”, ha stilato il decreto da noi riportato nella puntata precedente. Questo giudice, contrariamente al suo collega della procura, è fermamente convinto che la madre del ricorrente abbia sempre avuto bisogno di un A.d.S.. Starà di certo spremendo le meningi per trovare il modo d’imporlo anche alla sorella. Ovviamente gli interlocutori privilegiati di questo giudice sono individui dotati di ben altro spessore morale e non già simile a quello dell’uomo da lui “bocciato”. Non vogliamo rubare altro spazio. Riteniamo di fare cosa gradita ai lettori proponendo documenti inediti nella loro versione integrale. Si tratta degli altri due verbali stilati e firmati illo tempore dal giudice tutelare A. P.. La raffinatezza, la grammatica, la sintassi e lo stile espositivo sono esclusivamente del G.T.

TRIBUNALE DI XXX, Ufficio del giudice tutelare, VERBALE UDIENZA DEL 27/07/2020 Causa XXX/2020 V.G. Successivamente all’udienza del 27.7.2020, davanti alla dott.ssa A. P., in funzione di giudice tutelare, sono comparsi xxxxxxxxxxxxx, ricorrente, e per la signora xxxxxxxxxx l’avv. G. C., costituitasi telematicamente in data 22.7.2020. Il xxxxxxxxxx dichiara di non aver effettuato le notifiche alla signora xxxxxxx e ai contro interessati, deposita memoria con allegati certificati medici relativi alla sorella, e si riporta alle certificazioni recenti effettuate in prossimità temporale del ricorso. L’avv. C. deposita certificazione del 21.7.2020 del dott. E.I.. Il xxxxxxxxxx aggiunge:” siccome mia madre ha problemi di tipo amministrativo grossi mio figlio gli ha suggerito di firmare una procura generale a me, per non scocciarla ogni volta. Abbiamo fatto allestire una procura generale. Con la pandemia è cambiato qualcosa, mia madre ha pensato che questa procura generale non era più di suo gradimento e ha detto che non firmava nulla. Allora sono andato da medico I. e lui prima ha detto che aveva bisogno di assistenza, quando poi invece era il momento di scrivere delle sue condizioni si è tirato indietro. Adesso guardo il certificato del 21 luglio, non risponde alla realtà, ma a prescindere dalle richieste  a me interessano gli episodi. Dal mio punto di vista, ci ha qualche problema. Ha accusato mio figlio di aver rubato un pc portatile e un telefonino portatile, invece li aveva regalati ad altre persone, le accuse di furto mio figlio che ha dovuto. Glielo dice anche a lui, lo insulta e non mi senta normale. Poi non firma nulla, qualunque problema di tipo burocratico di 1500 euro che non si deve pagare, dovevo contestare è stato un problema. Telefona agli amici, non vuole pagare le tasse, lei non vuole firmare nemmeno la denuncia dei redditi. Come si fa??

giudice

Dal mio punto di vista, è semi analfabeta non si fida. Non ha fiducia nelle sue capacità di valutare il documento che firma. ADR la pensione, ho sempre prelevato e portato questi soldi. Ad un certo punto, non firmava nulla, e quando portavo dei soldi mi facevo firmare da mia sorella, ma i soldi se li è presi mia madre. Si trattava del conto cointestato a mamma e mia sorella. A poco a poco ho visto che i soldi finivano e ho detto no. E mia sorella metteva le firme e le prendeva mia madre. Tutti i prelievi nel corso degli anni, che fine hanno fatto non so. ADR i xxxxxxxxxx sono soldi, era scaduto il documento di mia madre alla posta, ero andata a prendere xxxxxx euro per mia sorella, non potevo prendere nulla. Non c’è stato nulla da fare, ho dovuto affrontare una lunga trafila, e li ho presi e li ho tolti questi xxxxxxxx. Stanno sul conto corrente mio. C’è una carta che ha mio figlio dove c’è scritto che quei soldi sono di mia sorella. Inoltre, non vuole pagare le tasse. Mi ha fatto prenotare una visita oculistica, fatta la visita dopo un lungo tira e molla, non ha mai voluto fare gli occhiali; la porto dal dentista, le dice che la dentiera va messa a punto, periodicamente doveva andare, ha detto che dentista è un somaro, e non ci è voluta andare. Adesso, ha una dentiera non a posto e mangia con difficoltà. Ha dei momenti alterni di confusione e momenti di lucidità. I gioielli che stavano dentro casa dove stanno?? E i soldi che ho portato lì dentro dove stanno? Ci pensava sempre mia sorella ma adesso lei è demente. L’avv. C. “è certo che le cose sono state derubate o che la signora non vuole mostrarle? xxxxxxx : io ho la certezza che questa cosa è stata venduta. Io le ho detto che non ha bisogno di liquidi. Io ne sono certo, io credo che la gente non possa vendere oro senza traccia.

Io ad esempio le ho fatto riparare il divano come mi aveva chiesto, ho fatto la riparazione, ho lasciato le ricevute e ho pagato. Lei ha richiamato loro dicendo che non avevano fatto bene il lavoro e glielo ha fatto rifare tutto. Ho ripagato pure io. Ha avuto la lucidità di richiamare degli estranei persino. Quel giorno era lucida e ha fatto questo lavoro. Da quando è morto mio padre, non posso andare avanti a lottare per una firma. Mi crea problemi di carattere amministrativo che non firma nulla. Oggi tutto diventa difficile con lei che non collabora per le sue cose. Non è mai stata una donna dolce, ma dopo la morte di mio padre è diventata intollerante con tutti. Ha deciso che non doveva pagare l’MU, ha fiducia in questo mio amico di infanzia, e lui mi ha richiamato, per chiedere come fare e per proporre un contratto di uso gratuito con mia sorella, e ha pagato di più per registrarlo, pensando di pagare. ADR le faccende più semplici ci pensa da sola, sennò ci pensa mia nipote, figlia della sorella. La persona che le ha venduto l’oro, mia nipote compra e vende oro. ADR siccome gli ho portato migliaia di euro, a mia sorella, e mi chiedono sempre soldi in continuazione, allora non le ho dato la pensione, mia nipote dalla finestra mi ha fatto dei rimproveri perché non gli ho portato la pensione. E mi domando: quante cose sa? Io non mi fido di mia sorella. Mia madre il libretto è sparito, non so che fine ha fatto. lo non ho accesso al libretto e ai soldi di mia madre. Mi ha chiesto alcune migliaia di euro miei. Io mediamente gli ho portato intorno ai 3000 euro al mese, e adesso sono convinto che i soldi ce li hanno. Hanno sicuramente a casa parecchi soldi. Io ho fatto una denuncia il 16 giugno ai carabinieri denunciando un possibile raggiro e un possibile furto. Il Giudice Tutelare dispone la convocazione della signora xxxxxx alla udienza del 28.9.2020 ore 11,30.

TRIBUNALE DI XXX, Ufficio del giudice tutelare, VERBALE UDIENZA DEL 28/09/2020 Causa xxx/2020 V.G. Successivamente all’udienza del 28/9/2020, davanti alla dott,ssa A.P., in funzione di giudice tutelare, sono comparsi xxxxxxxxxxx, nonché l’avv. G. C. che deposita certificato medico di non trasportabilità e chiede un rinvio per sentire la signora xxxxxxxxx anche in ragione delle avverse condizioni climatiche, che si aggiungono all’emergenza COVID-19. Il Sig. xxxxxxxxxxx deposita memoria e allegati, questi dichiara che:” mia sorella è diventata a luglio demente, ha cominciato a non capire più nulla dal mio punto di vista, vive con mia madre anche se la residenza formale sta da un’altra parte. Mia sorella ha avuto i primi segnali di demenza precoce, fece una procura a me. Secondo coscienza ho intenzione di cambiare i rapporti giuridici con mia sorella, perché ritengo che debba avere il massimo della tutela. Esiste un libretto cointestato a mia madre e mia sorella, che è scomparso, e c’era allegato l’assunzione di responsabilità come da memoria che deposito. L’avv. C. precisa che la signora xxxxxxxxxxxxxx ha conferito alla stessa solo un mandato procura speciale a rappresentarla in giudizio, non certo di una procura generale, il libretto in questione alla signora xxxxxxxx dal quale risulta che c’è un ammanco xxxxxxxx; sono stati depositati sul conto privato del xxxxxxxxxx, se esiste una dichiarazione d’impegno in favore della sorella non è stato rinvenuto. Si chiede di sentire in via telematica la signora xxxxxx e anche la sorella. Il xxxxxxxxxx precisa di aver scritto una assunzione di responsabilità per tutelare la sorella, si è deciso a valutare una richiesta di ricorso per amministrazione di sostegno anche perché ritiene sia sufficiente la procura generate. L’avv. C. rileva che con la procura generale non è necessario un rendiconto al contrario della ADS, tra l’altro la signora potrebbe non essere in grado di controllare le operazioni che la riguardano. Il xxxxxxxx si duole del fatto çhe il postamat in suo possesso della signora è stato bloccato e di fatto il denaro che serve alla madre viene preso dal conto del figlio, in quanto il xxxxxxxxx non può recarsi presso l’ufficio a prelevare la pensione della madre, si domanda se abbiamo bisogno di qualcosa. Da questo momento, dichiara che appena consegnerà soldi alla sorella si farà firmare una ricevuta. L’avv. C. dichiara essere informata che i soldi della pensione vengono sempre portati alla signora. Insiste il xxxxxxx che la pensione secondo lui è bloccata, la madre è mantenuta dal figlio per mesi. Si precisa che esiste una pratica avviata. IL GIUDICE TUTELARE dispone audizione della xxxxxxxxxxxxxxx e di xxxxxxxxxxxxxxxxxx mediante collegamento in videoconferenza con lo strumento Microsoft Teams al seguente link xxxxxxxxxxxx    Fissa ad uopo l’udienza del 23.11. 2020 ore 13,00.

anziana

Nei primi anni di questo secolo la prassi operativa di alcuni tribunali venne platealmente alla ribalta grazie all’impegno che Maurizio Costanzo profuse nelle sue trasmissioni televisive. Già a quel tempo s’intravedeva una sorta di neoplasia in metastasi che affliggeva alcuni settori dell’attività giurisdizionale. Dagli ambienti investiti dalle inchieste giornalistiche ci furono più volte alzate di scudi a difesa delle varie categorie coinvolte: consulenti, servizi sociali e magistrati. Nel corso del 2008, mentre gli episodi più scottanti erano ancora sotto i riflettori della stampa nazionale, la voce del giubilato giornalista improvvisamente si tacitò, e fu per sempre. Tra fiammate di notizie allarmanti e lunghi silenzi, tra indignazioni pubbliche e complicità private, da Milano a Taranto, dalla storia di Angela Locanto a quella di Sergio Nardelli, dai bambini vittime del sistema Bibbiano alla penosa storia di Carlo Gilardi, nihil novum sub sole. Un numero imprecisato di persone vengono ingoiate quotidianamente dai buchi neri della malagiustizia senza che qualcuno ci possa fare o voglia fare qualche cosa. Solo ai barboni, ai senzatetto, agli sfrattati senza lavoro, ai figli “devianti” dei nomadi, agli sbandati di ogni tipo è concesso di rimanere liberi e di scampare dalle attenzioni di qualche giudice tutelare. A Carlo Gilardi no. A lui, preso tra le grinfie di chi mira ai suoi soldi e le cure di una RSA, non resta altro che chiedere il silenzio stampa sulla sua storia perché si vergogna della sua fragilità. Lui, per l’intervento di una certa magistratura, ha il privilegio di trovarsi nel cerchio magico dei salvati. Quelli che (trovandosi nelle condizioni economiche giuste) vengono “protetti” dalla conflittualità familiare, dal disagio psichico, dai rapporti parentali inadeguati, dalla scarsa cura di sé, dalla prodigalità, dai figli irriconoscenti, etc. Per quelli come lui, o come le congiunte del nostro prossimo appellante, si fanno carte false pur di isolarli dai familiari, internarli e/o amministrarli. Il giuoco dei bussolotti realizzato con sparizioni-sostituzioni del carteggio presente nei fascicoli dei “beneficiari” dei provvedimenti sono un’abitudine vecchia.

Nel fascicolo del G.T., consegnato al ricorrente per il reclamo in Corte d’Appello NON esiste traccia scritta d’indagini in corso su di lui, peraltro citate dal G.T.; nel fascicolo NON esiste traccia di un precedente decreto a quello attualmente in suo possesso; NON c’è traccia di un qualche verbale che avrebbe dovuto redigere il G.T. per l’udienza programmata del 23 novembre 2020; Non c’è traccia di un certificato medico personale inviato via PEC il 20 novembre 2020; NON c’è traccia di un qualche “audizione protetta” della beneficiaria, anche questa menzionata nel decreto di nomina del sindaco di xxxxxxxxxx (leggasi servizi sociali) quale amministratore di sostegno. Nei procedimenti di volontaria giurisdizione lo strumento più diffuso dagli addetti alla disamina del caso è la diffusione del sospetto sul soggetto che si decide di eliminare dal contenzioso o dalla possibile carica amministrativa. Infondere il dubbio è la cosa più pericolosa per chi viene preso di mira, perché si usano solo mezze parole, interrogativi ai quali è impossibile rispondere, sussurri nelle orecchie di chi rappresenta l’accusa, chiacchiere senza una sola traccia di riscontri. In tal modo la persona colpita è praticamente impossibilitata a difendersi dal marchio d’infamia che gli viene fatto esibire (qualunque esso sia: stalker, maniaco, violento, ladro, dedito ai maltrattamenti in famiglia, truffatore, e così via diffamando). E’come battersi contro dei fantasmi. In queste sedi non è come nei procedimenti penali dove la condanna richiede delle prove. Nella volontaria giurisdizione il fumus commissi delicti si trasforma quasi sempre in un giudizio di colpevolezza. Quando e se arriva il responso d’innocenza, il tempo trascorso non consente più la riparazione dei danni subiti. Comunque il nostro protagonista è determinato a procedere fino in fondo, soprattutto per rispetto della sorella che, all’epoca in cui lo nominò procuratore generale, lo pregò di non abbandonarla mai nelle mani di altri. L’impugnazione del decreto di nomina dell’A.d.S. sta in fase di avanzata stesura.



Condividi


Read Previous

La femminista Monica Lanfranco e le aperture al confronto

Read Next

Oltre il DDL Zan. Stop omosessualismo, si torni all’omosessualità

Usiamo i cookie per personalizzare i contenuti e per analizzare il nostro traffico. Non condividiamo le tue informazioni né con i social media, né con affiliati pubblicitari. View more
Cookies settings
Accetta
Rifiuta
Politica su Privacy & Cookie
Privacy & Cookies policy
Cookie name Active
Chi siamo

Siamo un gruppo di studiosi attivi nell'analisi delle relazioni di genere e nella lotta contro il femminismo.

L'indirizzo del nostro sito è https://www.lafionda.com.

Quali dati personali raccogliamo e perché

Questo sito è gestito in Wordpress, che  non raccoglie dati personali sui visitatori e raccoglie solo i dati mostrati nella schermata profilo utente dagli utenti registrati, tuttavia in questo sito non è prevista alcuna registrazione degli utenti. Gli unici plugin che raccolgono dati sono quelli relativi al modulo di contatto per permettere agli utenti di scrivere alla redazione, e alla newsletter, che richiedono nome, cognome e indirizzo email.

Commenti

Quando i visitatori lasciano commenti sul sito, raccogliamo i dati mostrati nel modulo dei commenti oltre all'indirizzo IP del visitatore e la stringa dello user agent del browser per facilitare il rilevamento dello spam. Una stringa anonimizzata creata a partire dal tuo indirizzo email (altrimenti detta hash) può essere fornita al servizio Gravatar per vedere se lo stai usando. La privacy policy del servizio Gravatar è disponibile qui: https://automattic.com/privacy/. Dopo l'approvazione del tuo commento, la tua immagine del profilo è visibile al pubblico nel contesto del tuo commento.

Media Se carichi immagini sul sito web, dovresti evitare di caricare immagini che includono i dati di posizione incorporati (EXIF GPS). I visitatori del sito web possono scaricare ed estrarre qualsiasi dato sulla posizione dalle immagini sul sito web. Modulo di contatto Il modulo di contatto previsto dal sito prevede soltanto la raccolta di nome, cognome ed email di chi vuole scrivere alla redazione. Cookie Se lasci un commento sul nostro sito, puoi scegliere di salvare il tuo nome, indirizzo email e sito web nei cookie. Sono usati per la tua comodità in modo che tu non debba inserire nuovamente i tuoi dati quando lasci un altro commento. Questi cookie dureranno per un anno. Se visiti la pagina di login, verrà impostato un cookie temporaneo per determinare se il tuo browser accetta i cookie. Questo cookie non contiene dati personali e viene eliminato quando chiudi il browser. Quando effettui l'accesso, verranno impostati diversi cookie per salvare le tue informazioni di accesso e le tue opzioni di visualizzazione dello schermo. I cookie di accesso durano due giorni mentre i cookie per le opzioni dello schermo durano un anno. Se selezioni "Ricordami", il tuo accesso persisterà per due settimane. Se esci dal tuo account, i cookie di accesso verranno rimossi. Se modifichi o pubblichi un articolo, un cookie aggiuntivo verrà salvato nel tuo browser. Questo cookie non include dati personali, ma indica semplicemente l'ID dell'articolo appena modificato. Scade dopo 1 giorno. Cookie Gli articoli su questo sito possono includere contenuti incorporati (ad esempio video, immagini, articoli, ecc.). I contenuti incorporati da altri siti web si comportano esattamente allo stesso modo come se il visitatore avesse visitato l'altro sito web. Questi siti web possono raccogliere dati su di te, usare cookie, integrare ulteriori tracciamenti di terze parti e monitorare l'interazione con essi, incluso il tracciamento della tua interazione con il contenuto incorporato se hai un account e sei connesso a quei siti web. Analytics Il sito raccoglie statistiche sulle visite tramite il servizio Google Analytics, la qui privacy policy può essere letta qui. Con chi condividiamo i tuoi dati I dati che conferisci tramite questo sito non vengono condivisi con nessuno. Per quanto tempo conserviamo i tuoi dati Se lasci un commento, il commento e i relativi metadati vengono conservati a tempo indeterminato. È così che possiamo riconoscere e approvare automaticamente eventuali commenti successivi invece di tenerli in una coda di moderazione. Quali diritti hai sui tuoi dati Se hai lasciato commenti, puoi richiedere di ricevere un file esportato dal sito con i dati personali che abbiamo su di te, compresi i dati che ci hai fornito. Puoi anche richiedere che cancelliamo tutti i dati personali che ti riguardano. Questo non include i dati che siamo obbligati a conservare per scopi amministrativi, legali o di sicurezza. Dove spediamo i tuoi dati I tuoi dati non vengono spediti al di fuori dell'Unione Europea.I commenti dei visitatori possono essere controllati attraverso un servizio di rilevamento automatico dello spam. Il nostro contatto Per informazioni sulla gestione della privacy puoi scriverci a lafionda.info@gmail.com
Save settings
Cookies settings