Una ricerca pubblicata a inizio gennaio ha evidenziato come gli uomini e i ragazzi in Argentina debbano affrontare svantaggi strutturali e sociali che riguardano vari aspetti della loro vita. In particolare gli uomini sono risultati in maggiore sofferenza in sette aree, rispetto alle donne. La povertà colpisce profondamente i ragazzi e i giovani uomini in Argentina. Secondo l’Istituto nazionale di statistica e censimento (INDEC), il 70% dei bambini e degli adolescenti vive in condizioni di povertà e i ragazzi hanno maggiori probabilità di lasciare la scuola per contribuire al reddito familiare. Quanto all’istruzione, un rapporto del Centro per l’attuazione delle politiche pubbliche per l’equità e la crescita (CIPPEC) mostra che il 17% degli adolescenti maschi abbandona la scuola superiore, rispetto al 12% delle femmine. Ciò è dovuto in parte alle pressioni economiche e culturali che spingono ad assumere precocemente il ruolo di colui che provvede alle necessità familiari. Ad aggravare il problema è poi la mancanza di rappresentanza maschile nelle borse di studio e negli aiuti all’istruzione.
Anche l’aspettativa di vita è un aspetto penalizzante. Nell’ambito dell’assistenza sanitaria, gli uomini devono affrontare barriere che incidono sulla qualità e sull’aspettativa di vita. Secondo il Ministero della Salute, gli uomini hanno un’aspettativa di vita inferiore di cinque anni rispetto alle donne (70 contro 75 anni). L’assistenza medica preventiva è significativamente più bassa tra gli uomini, che spesso danno priorità al benessere della famiglia rispetto al proprio. Inoltre, i ragazzi nei settori poveri devono affrontare alti tassi di malnutrizione, malattie respiratorie e problemi di salute mentale non trattati. Altro tema sono le vittime di omicidio: la violenza colpisce in modo sproporzionato gli uomini in Argentina. Secondo il Rapporto sulla criminalità del Ministero della Sicurezza, il 90% delle vittime di omicidio nel Paese sono uomini, e i giovani tra i 15 e i 35 anni sono i più colpiti. Gli stessi dati dell’Italia, per altro.
Altri uomini, stessi problemi.
Altro elemento comune con il nostro Paese sono i senzatetto. Secondo Red Solidaria, l’80% delle persone che vivono senza fissa dimora sono uomini. Molti sono padri che hanno perso il contatto con i figli a causa di barriere legali e sociali, aggravando la loro vulnerabilità. Sul posto di lavoro, gli uomini anche in Argentina corrono rischi significativi. Secondo il Ministero del Lavoro, dell’Occupazione e della Previdenza Sociale, gli uomini sono vittime nel 95% degli incidenti mortali sul lavoro, soprattutto in settori come l’edilizia e l’industria mineraria. La pressione di essere i fornitori principali di sussistenza familiare li porta ad accettare lavori “informali” con salari bassi e senza accesso ai diritti del lavoro di base.
Tutto il mondo è paese anche per le false accuse, che rappresentano un problema significativo per gli uomini nelle controversie familiari o relazionali. Un sondaggio di YouGov ha rilevato che in Argentina il nove per cento degli uomini, rispetto al quattro per cento delle donne, ha dichiarato di essere stato accusato ingiustamente di abusi. Durante una sessione organizzata dal Senato, una proposta di legge ha suggerito pene detentive fino a sei anni per coloro che accusano falsamente di violenza di genere. La senatrice Carolina Losada, autrice dell’iniziativa, ha dichiarato: «Questo progetto non è contro le donne. È a favore delle donne che dicono la verità e degli uomini che dicono la verità». Gli uomini accusati anche in Argentina rischiano gravi conseguenze, come la perdita del lavoro e la separazione dai figli. Come si vede, le disparità che colpiscono gli uomini in Argentina riflettono sfide simili riportate in altri Paesi del mondo, Italia inclusa. Sensibilizzare, attivarsi e agire per affrontare le questioni specifiche di genere che riguardano le relazioni tra uomini e donne è fondamentale per promuovere una società più equa e giusta per tutti.