La Fionda

La (utile) fake news sul divieto di criticare la moglie

di Sandro Della Vedova. Sta impazzando sul web il link a un articolo che a sua volta rilancia una notizia data da “La Verità” e da “Il Giornale”, dal titolo “L’ultima follia targata PD: criticare la moglie sarà reato”. Una fake news fatta e finita che fa riferimento al DDL 1762 di cui “La fionda” ha parlato per prima, inquadrando però correttamente il problema. Che non è affatto il divieto di criticare la moglie. Magari fosse solo quello. Nel suo articolo di mercoledì, Stasi ha messo in luce i veri aspetti della proposta di legge, assai più gravi di quanto non circoli ora.

ll DDL 1762, presentato da Valeria Valente ed altri, è stato comunicato alla Presidenza in piena “fase 1” del lockdown, a marzo 2020. Non è stato pubblicizzato, era il periodo dei febbrili appelli alle donne prigioniere dei mostri, segregate in casa dagli orchi, controllate h24 dagli aguzzini e impossibilitate a mettere il naso fuori di casa per chiedere quell’aiuto che i centri antiviolenza erano ansiosi di dare. Ricordiamo la pioggia di messaggi, dall’appello a fuggire senza compilare moduli, al consiglio di chiamare il 1522 con la scusa di portare fuori il cane, ai messaggi criptati con i quali chiedere aiuto in farmacia. Si parlava solo di 1522, la presentazione del DDL 1762 è passata sotto silenzio.

notizia criticare moglie
La fake news che sta circolando in rete.

Un questionario vergognosamente fazioso.

Qualche giorno fa l’ha scovato e commentato Davide Stasi, coinvolgendo la redazione de “La fionda” nell’elaborazione di un questionario parallelo. Il DDL contiene infatti un allegato, il questionario appunto che sarebbe lo strumento col quale raccogliere i dati necessari a soddisfare l’insaziabile sete istituzionale di statistiche unidirezionali da spacciare al popolo bue. Una statistica bipartisan (anzi bigenere) non è nelle corde di questo Governo né dei governi che lo hanno preceduto, l’imparzialità non è mai stata negli obiettivi dei dipartimenti per la famiglia né dei ministeri Pari Opportunità degli ultimi decenni. Non si deve e non si vuole misurare la violenza subita dagli uomini, per poter continuare a dire che non esistono dati.

Chiaro il loop? Mi rifiuto di studiare un fenomeno e raccogliere dati in merito, poi nego che esista il fenomeno perché non ci sono dati in merito. Il fatto che non esistano dati non dipende dal rifiuto a raccoglierli, ma diventa la dimostrazione che il fenomeno non c’è, e se c’è è irrilevante. Questo è il motivo per il quale sono stati raccolti, si raccolgono e si raccoglieranno dati esclusivamente sulle vittime femminili: non perché le vittime maschili non esistano, ma per poter continuare a dire che non esistono. Davide Stasi ha scaricato il questionario che dovrebbe passare come legge dello Stato e, dopo averne constatato la vergognosa faziosità, ha lavorato con i suoi collaboratori per elaborarne una versione che indagasse la violenza a tutto tondo, a prescindere dal genere di autori e vittime e dal loro orientamento sessuale.

statistiche manipolate

Sarebbe il caso ora che l’opposizione si muovesse.

È uno dei motivi per cui Stasi e i suoi collaboratori non diventeranno mai ministri di questa Repubblica: non si piegano alle logiche di sistema. Il risultato è un allegato al già citato articolo, ma merita maggior visibilità ed ho chiesto alla redazione de La Fionda di pubblicarlo in chiaro. Prego tutti di leggere con attenzione il confronto fra com’è un questionario fazioso e come dovrebbe essere per venire definito imparziale. E  se dovesse essere approvato così com’è, vorrei che tutti sapessero come vengono raccolti i dati che poi ci vengono propinati come scientifici, inappuntabili, oggettivi. Con una precisazione: la colonna sinistra è il prodotto di strapagati personaggi politici che hanno partorito, non si sa in quanto tempo, un questionario fazioso e unidirezionale. “La fionda” in mezz’ora ne ha fatto una versione democratica e aperta a qualsiasi vittima, colonna destra, che andrebbe sottoposta a un numero pari di uomini e donne di ogni orientamento sessuale. E lo ha fatto gratis.

Mi auguro che così sia chiaro il vero aspetto grave della legge di cui ora si parla tanto in rete. Di fatto “Il Giornale” e “La Verità” hanno costruito una fake con il solo scopo di attaccare in modo un po’ bieco il PD, senza approfondire la reale portata eversiva e anticostituzionale, quindi a danno di tutti, della proposta di legge. Un’occasione persa, rispetto al rigore giornalistico, non ci piove, ma non si può fare a meno di registrare che, posta in quel modo, la notizia pone comunque un problema e potrebbe anche risvegliare la sonnacchiosa opposizione, che ora non può più dire di non sapere. E sarebbe il caso che si muovesse quanto meno per togliere qualche firma dal DDL e soprattutto la commissione in sede redigente, in modo da porre la proposta al sacrosanto esame dell’aula.

Ecco i questionari a confronto:

QUESITI ORIGINARI QUESITI MODIFICATI DA “LA FIONDA”
Violenza fisica

È mai capitato che un uomo:

  • abbia minacciato di colpirla fisicamente in un modo che l’ha davvero spaventata?
  • le abbia tirato qualcosa addosso o l’abbia colpita con un oggetto che le ha fatto male o che comunque  avrebbe  potuto farle del male?
  • l’abbia spinta, afferrata, strattonata, le abbia storto il braccio o tirato i capelli facendole del male o spaventandola?
  • l’abbia schiaffeggiata, o l’abbia presa a calci o a  pugni,  o  l’abbia  morsa,  o abbia          cercato intenzionalmente di strangolarla, soffocarla o ustionarla?
  • abbia usato o minacciato di usare una pistola o un coltello contro di lei o le abbia fatto violenza fisica in un modo diverso da quelli di cui abbiamo parlato finora?

I quesiti devono essere sottoposti separatamente con riferimento al partner, ex partner e altre persone.

Le è mai capitato che una persona:

  • l’abbia colpita fisicamente in modo da ferirla e da dover richiedere soccorso?
  • le abbia tirato qualcosa addosso o l’abbia colpita con un oggetto che le ha fatto male tanto da dover richiedere soccorso o dover andare in ospedale?
  • l’abbia spinta, afferrata, strattonata, le abbia storto il braccio o tirato i capelli provocando dolore?
  • l’abbia schiaffeggiata, o l’abbia presa a calci o a  pugni,  o  l’abbia  morsa,  o abbia          cercato intenzionalmente di strangolarla, soffocarla o ustionarla?
  • abbia usato o minacciato di usare una pistola o un coltello contro di lei o le abbia fatto violenza fisica in un modo diverso da quelli detti finora? Se si, come?

I quesiti devono essere sottoposti separatamente con riferimento al/alla  partner, ex partner (per relazioni di qualsivoglia orientamento sessuale o identità di genere) e altre persone.

Violenza sessuale

È mai capitato che un uomo:

  • l’abbia forzata ad avere un rapporto sessuale, minacciandola, tenendola  ferma o facendole del male in qualche altro modo?
  • l’abbia costretta, contro la sua volontà, ad altre forme  di  rapporto sessuale?
  • abbia tentato di costringerla ad avere un rapporto    sessuale, minacciandola, trattenendola o facendole male in qualche altro modo?
  • l’abbia forzata o abbia cercato di forzarla ad avere un’attività sessuale con altre persone, inclusa la  costrizione  a  fare sesso per soldi o in cambio di beni o favori?
  • sia stato violento con lei dal punto  di vista sessuale in un modo diverso da quelli detti finora?

I quesiti devono essere sottoposti separatamente con riferimento al partner, ex partner e altre persone.

Quesiti aggiuntivi relativi solo al partner:

  • le è mai capitato di avere  rapporti sessuali con il suo  partner anche se non ne aveva voglia per paura della sua reazione?
  • le è mai capitato  che  il  suo  partner l’abbia forzata a fare qualche attività sessuale che lei ha trovato degradante o umiliante?

Quesito aggiuntivo relativo solo a un  uomo non partner:

  • le è mai capitato che un uomo l’abbia toccata          sessualmente contro la sua volontà in un modo che  le  ha  dato fastidio (molestie fisiche)?
Le è mai capitato che una persona:

  • l’abbia forzata ad avere un rapporto sessuale, minacciandola o ricattandola, tenendola ferma o facendole del male in qualche altro modo?
  • l’abbia costretta, contro la sua volontà, ad altre forme di rapporto sessuale?
  • abbia tentato di costringerla ad avere un rapporto    sessuale, minacciandola, trattenendola o facendole male in qualche altro modo?
  • l’abbia forzata o si sia proposta per avere o concedere un’attività sessuale con altre persone, inclusa la costrizione o la proposta a fare sesso in cambio di soldi, beni o favori?
  • sia stata violenta con lei dal punto  di vista sessuale in un modo diverso da quelli detti finora?

I quesiti devono essere sottoposti separatamente con riferimento al/alla partner, ex partner (per relazioni di qualsivoglia orientamento sessuale o identità di genere) e altre persone.

Quesiti aggiuntivi relativi solo al/alla partner:

  • le è mai capitato di avere rapporti sessuali con il/la suo/a partner anche se aveva manifestato esplicitamente il suo desiderio di non averne?
  • le è mai capitato che il/la suo/a partner l’abbia forzata a fare qualche attività sessuale che lei ha trovato degradante o umiliante?

Quesito aggiuntivo relativo solo a persona non partner:

  • le è mai capitato che qualcuno l’abbia toccata        sessualmente contro la sua volontà?
Violenza sessuale prima dei 16 anni

Prima dei suoi 16 anni le è capitato che qualcuno:

  • le abbia toccato le parti intime, i genitali o il seno, anche se lei non voleva che lo facesse?
  • si sia fatto toccare le parti intime, i genitali o il seno, anche se lei non voleva farlo?
  • l’abbia costretta ad avere rapporti sessuali anche se lei non voleva?
Prima dei suoi 16 anni le è capitato che qualcuno:

  • le abbia  toccato  le  parti  intime contro la sua volontà?
  • si sia fatto toccare le parti intime contro la sua volontà?
  • l’abbia costretta ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà?
Violenza sessuale prima dei 16 anni in ambito familiare
  • Suo padre (o patrigno, o un altro partner di sua madre) è mai stato violento nei confronti di sua madre?
  • Suo padre (o patrigno, o un altro partner di sua madre) è mai stato fisicamente violento nei suoi confronti prima dei suoi 16 anni?
  • Sua madre (o  matrigna,  o  un’altra partner    di suo padre) è mai stata fisicamente violenta nei suoi confronti? Nella sua famiglia di origine le è mai capitato di assistere a episodi di violenza compiuti nei confronti dei suoi fratelli o sorelle?
  • suo fratello o sua sorella sono mai stati fisicamente violenti nei suoi confronti?

Dopo aver posto i quesiti sulla violenza fisica e sessuale, nel caso in cui l’intervistata abbia subìto più episodi di violenza, può essere raccolto un solo approfondimento sull’episodio più recente che raccolga informazioni sui seguenti aspetti.

Nel caso di un autore diverso dal partner:

  • contestualizzazione dell’episodio: età della vittima al momento del fatto, anno, periodo dell’anno e momento della giornata in cui è avvenuto il fatto, luogo e Paese in cui è accaduto il fatto;
  • caratteristiche dell’autore: età, titolo di studio, condizione lavorativa, posizione professionale e attività economica dell’autore;
  • dinamica dell’episodio: cosa è successo, presenza di altre persone coinvolte, reazioni della vittima, autore sotto l’effetto di alcool o sostanze stupefacenti, uso di armi, presenza di altre persone non coinvolte, sensazione soggettiva  di pericolo per la propria vita da parte della vittima;
  • conseguenze della violenza e comportamenti della vittima: se  ha parlato con qualcuno del fatto, con chi e dopo quanto tempo, ferite e lesioni riportate,    necessità di cure mediche, necessità di astenersi dalle normali attività quotidiane e/o dal lavoro, gravidanze a seguito della violenza sessuale, ricorso a strutture o servizi specializzati, ricorso ad aiuto psicologico/psichiatrico, spese sostenute per cure mediche e/o psicologiche, per farmaci, per danni a proprietà, spese legali, gravità percepita dell’episodio, eventuale uso di farmaci o di alcool a seguito dell’episodio, cambiamenti nel comportamento  e/o negli atteggiamenti;
  • il rapporto con le Forze dell’ordine: se la vittima ha denunciato e a chi o i motivi per cui non ha denunciato, azioni intraprese dalle Forze dell’ordine, se alla denuncia ha fatto seguito una imputazione e una condanna, soddisfazione della vittima rispetto all’operato delle Forze dell’ordine;
  • approfondimento degli  episodi  di  stupro o tentato stupro.

Nel caso di autore partner:

  • dinamica dell’episodio: cosa è successo, presenza di altre persone coinvolte, luogo in cui è successo il fatto, eventi o circostanze scatenanti, reazioni della vittima, autore sotto l’effetto di alcool o sostanze stupefacenti, uso di armi, sensazione soggettiva di pericolo per la propria vita da parte della vittima;
  • conseguenze della violenza e comportamenti della vittima: se ha parlato con qualcuno del fatto, con chi e dopo quanto tempo, ferite e lesioni riportate, necessità di cure mediche, necessità di astenersi dalle normali attività quotidiane e/o dal lavoro, gravidanze a seguito della violenza sessuale, ricorso a strutture o servizi specializzati, ricorso ad aiuto psicologico/psichiatrico, spese sostenute per cure mediche e/o psicologiche, per farmaci, per danni a proprietà, spese legali, gravità percepita dell’episodio, eventuale uso di  farmaci  o di alcool a seguito dell’episodio;
  • rapporto con le Forze dell’ordine: se la vittima ha denunciato e a  chi o i motivi per cui non ha denunciato, azioni intraprese dalle Forze dell’ordine, se alla denuncia ha fatto seguito una imputazione e una condanna, soddisfazione della vittima rispetto all’operato delle Forze dell’ordine;
  • storia della violenza (quando si sono verificati più episodi di violenza da parte dello stesso partner): numero di episodi subiti, momento d’inizio, violenza in gravidanza, figli testimoni di violenza, figli vittime di violenza, precedenti episodi in cui la vittima ha riportato ferite o lesioni, precedenti denunce alle Forze dell’ordine, periodi di separa- zione dal partner a seguito della violenza subita, motivi di eventuali ricongiungimenti della  coppia.
  • Uno dei suoi genitori (compresi eventuali partner) è mai stato violento nei confronti dell’altro genitore?
  • Uno dei suoi genitori (compresi eventuali partner) è mai stato fisicamente violento nei suoi confronti prima  dei  suoi  16 anni? Quale?
  • Nella sua famiglia di origine le è mai capitato di assistere a episodi di violenza compiuti nei confronti dei suoi fratelli o sorelle?
  • suo fratello o sua sorella sono mai stati fisicamente violenti nei suoi confronti?

Dopo aver posto i quesiti sulla violenza fisica e sessuale, nel caso in cui l’intervistato/a abbia subìto più episodi di violenza, può essere raccolto un solo approfondimento sull’episodio più recente che raccolga informazioni sui seguenti aspetti.

Nel caso di un/una autore/autrice  diverso/a dal partner:

  • contestualizzazione dell’episodio: età della vittima al momento del fatto, anno, periodo dell’anno e momento della giornata in cui è avvenuto il fatto, luogo e Paese in cui è accaduto il fatto;
  • caratteristiche dell’autore/autrice: età, titolo di studio, condizione lavorativa, posizione professionale e attività economica dell’autore/autrice;
  • dinamica dell’episodio: cosa è successo, presenza di altre persone coinvolte, reazioni della vittima, autore/autrice sotto l’effetto di alcool o sostanze stupefacenti, uso di armi, presenza di altre persone non coinvolte;
  • conseguenze della violenza e comportamenti della vittima:  se  ha parlato con qualcuno del fatto, con chi e dopo quanto tempo, ferite e lesioni riportate, necessità di cure mediche, necessità di astenersi dalle normali attività quotidiane e/o dal lavoro, gravidanze a seguito della violenza sessuale, ricorso a strutture o servizi specializzati, ricorso ad aiuto psicologico/psichiatrico, spese sostenute per cure mediche e/o psicologiche, per farmaci, per danni a proprietà, spese legali, gravità percepita dell’episodio, eventuale uso di farmaci o di alcool a seguito dell’episodio, cambiamenti nel  comportamento  e/o negli atteggiamenti;
  • il rapporto con le Forze dell’ordine: se la vittima ha denunciato e a chi o i motivi per cui non ha denunciato, azioni intraprese dalle Forze dell’ordine, se alla denuncia ha fatto seguito una imputazione e una condanna, soddisfazione della vittima rispetto all’operato delle Forze dell’ordine;
  • approfondimento degli  episodi  di  stupro o tentato stupro.

Nel caso di autore/autrice partner:

  • dinamica dell’episodio: cosa è successo, presenza di altre persone coinvolte, luogo in cui è successo il fatto, eventi o circostanze scatenanti, reazioni della vittima, autore/autrice sotto l’effetto di alcool o sostanze stupefacenti,  uso  di armi;
  • conseguenze della violenza e comportamenti della vittima: se ha parlato con qualcuno del fatto, con chi e dopo quanto tempo, ferite e lesioni riportate, necessità di cure mediche, necessità di astenersi dalle normali attività quotidiane e/o dal lavoro, gravidanze a seguito della violenza sessuale, ricorso a strutture o servizi specializzati, ricorso ad aiuto psicologico/psichiatrico, spese sostenute per cure mediche e/o psicologiche, per farmaci, per danni a proprietà, spese legali, gravità percepita dell’episodio, eventuale uso di  farmaci  o di alcool a seguito dell’episodio;
  • rapporto con le Forze dell’ordine: se la vittima ha denunciato e a  chi o i motivi per cui non ha denunciato, azioni intraprese dalle Forze dell’ordine, se alla denuncia ha fatto seguito una imputazione e una condanna, soddisfazione della vittima rispetto all’operato delle Forze dell’ordine;
  • storia della violenza (quando si sono verificati più episodi di violenza da parte dello/a  stesso/a partner):  numero  di episodi subiti, momento d’inizio, violenza in gravidanza, figli testimoni di violenza, figli vittime di violenza, precedenti episodi in  cui  la  vittima  ha  riportato ferite o lesioni, precedenti denunce alle Forze dell’ordine, periodi di separazione dal partner, motivi di eventuali ricongiungimenti della  coppia.
Violenza psicologica ed economica

Il partner o l’ex partner:

  • si arrabbia se lei parla con un altro uomo, la umilia o la offende di fronte ad altre persone, trattandola da sciocca, mettendo in ridicolo le sue idee, raccontando i suoi fatti   personali, facendola passare per pazza o depressa?
  • la critica per il suo aspetto, per come si veste o si pettina, dicendole che è poco attraente, brutta o anche di peggio?
  • la critica per come si occupa della casa, per  come  cucina,  oppure per come educa i figli, dicendole che è un’incapace, una buona a nulla?
  • non prende in considerazione ciò che lei dice, la ignora, non le parla,  non  la ascolta, non risponde alle sue domande?
  • la insulta o  la  ingiuria  in  un  modo  che la fa stare male?
  • cerca di limitare i suoi  rapporti  con  la sua  famiglia  o  i  suoi amici?
  • le impedisce o cerca di impedirle di lavorare?
  • le impedisce o cerca di impedirle di studiare o di fare altre attività che la portano fuori casa?
  • le impone come vestirsi, pettinarsi, truccarsi  o  comportarsi  in pubblico?
  • ha costantemente dubbi sulla sua fedeltà?
  • la segue o  controlla  i  suoi  spostamenti in un modo che la spaventa?
  • le impedisce di conoscere l’ammontare del reddito familiare/i e dei soldi della famiglia?
  • le impedisce di prendere qualsiasi decisione sull’uso del suo denaro o di quello della  famiglia  e  di  spendere  i soldi autonomamente?
  • le impedisce l’uso del bancomat, della carta di credito e l’accesso al conto corrente?
  • le proibisce di uscire, le toglie le chiavi dell’auto o la chiude in casa?
  • le toglie  i  documenti,  il  passaporto,  il permesso di soggiorno?
  • danneggia  o  distrugge  le  sue  cose   o altri  suoi  oggetti  o  beni personali?
  • cerca di spaventarla o  intimidirla lanciando e/o rompendo oggetti o gridandole contro?
  • minaccia di portarle via i figli?
  • fa del male o minaccia di farlo ai  suoi figli?
  • fa del male o minaccia di  farlo  a persone a lei vicine?
  • fa del male o minaccia di farlo ai suoi animali, se ne aveva?
  • minaccia di uccidersi?

I quesiti devono essere posti in riferimento sia al partner attuale, se presente,  sia  agli ex partner, ma separatamente.

Il/la partner o l’ex partner:

  • si arrabbia se lei parla con un/una altro/a uomo/donna, la umilia o la offende di fronte ad altre persone, trattandola da sciocco/a, mettendo in  ridicolo  le  sue idee, raccontando i suoi fatti personali, facendola passare per pazzo/a o depresso/a?
  • la critica per il suo aspetto, per come si veste o si pettina, dicendole che è poco attraente, brutto/a o anche di peggio?
  • la critica per quanto e come si occupa della casa, per quanto e come cucina, oppure per come educa i figli, dicendole che è una persona incapace o buona a nulla o fallita?
  • non prende in considerazione ciò che lei dice, la ignora, non le parla,  non  la ascolta, non risponde alle sue domande?
  • la insulta o  la  ingiuria  in  un  modo  che la fa stare male?
  • cerca di limitare i suoi  rapporti  con  la sua  famiglia  o  i  suoi amici?
  • le impedisce o cerca di impedirle di lavorare, oppure le fa pressioni per lavorare di più?
  • le impedisce o cerca di impedirle di studiare o di fare altre attività che la portano fuori casa?
  • le impone come vestirsi, pettinarsi o comportarsi  in pubblico?
  • ha costantemente dubbi sulla sua fedeltà?
  • la segue o controlla i suoi spostamenti?
  • le impedisce di conoscere o la costringe a rendere noto l’ammontare del reddito familiare/i e dei soldi della famiglia?
  • le impedisce di o la forza a prendere decisioni sull’uso del suo denaro o di quello della famiglia?
  • le impedisce o la forza all’uso del bancomat, della carta di credito e all’accesso al conto corrente?
  • le proibisce di uscire, le toglie le chiavi dell’auto o la chiude in casa?
  • le toglie  i  documenti,  il  passaporto,  il permesso di soggiorno?
  • danneggia  o  distrugge  le  sue  cose   o altri  suoi  oggetti  o  beni personali?
  • lancia e/o rompe oggetti o le  grida contro?
  • minaccia di portarle via i figli?
  • fa del male o minaccia di farlo ai  suoi figli?
  • fa del male o minaccia di  farlo  a persone a lei vicine?
  • (domanda espunta in quanto priva di senso) fa del male o minaccia di farlo  ai  suoi animali, se ne aveva?
  • minaccia di uccidersi?
  • (domanda aggiunta) ha mai minacciato di rivelare, contro la sua volontà, le sue preferenze, i suoi orientamenti o le sue inclinazioni sessuali?

I quesiti devono essere  posti  in  riferimento sia al/alla partner attuale, se presente, sia agli/alle ex partner, ma separatamente (per relazioni di qualsivoglia orientamento sessuale o identità di genere).

Stalking

Deve essere chiesto alle  donne  che  avevano un ex partner, se quest’ultimo le ha mai perseguitate, quando si stavano lasciando o dopo che si erano lasciati, in un modo da esserne spaventate. Invece per episodi di stalking da parte di altre persone, uomini o donne, partner attuali, amici o compagni di scuola, colleghi o datori di lavoro, parenti, conoscenti o sconosciuti, alle intervistate va chiesto se qualcuno le ha mai perseguitate al punto di spaventarle, metterle in ansia o costringerle a cambiare  le proprie  abitudini.

In particolare devono essere posti i seguenti quesiti:

  • le ha inviato inviato messaggi, telefonate, e- mail, lettere o regali indesiderati?
  • le ha  chiesto  ripetutamente  appuntamenti per uscire con lui/lei?
  • l’ha aspettata fuori casa/lavoro/scuola?
  • ha cercato  insistentemente  di  parlare con lei, malgrado lei gli avesse fatto capire che non voleva?
  • l’ha  seguita,  l’ha  spiata,  l’ha  ricattata, l’ha minacciata?
  • ha danneggiato le sue cose (automobile, motorino, cassetta della posta, eccetera) o quelle di persone a lei  care  o  ha  fatto del male ai suoi animali?
  • ha divulgato le sue foto, filmati o informazioni molto  personali su  Internet o sui social network, fatto commenti offensivi o imbarazzanti su di lei o proposte inappropriate su Internet o sui social network?;
  • ha  minacciato  di  fare  del  male  ai  suoi figli o ad altre persone a lei care?
  • l’ha perseguitata in qualche altro modo (specificare come)?

In caso di stalking, sono previsti i seguenti quesiti:

  • quanto spesso è successo e con che frequenza?
  • quanto tempo sono durati questi comportamenti da parte di …?
  • quando è stata l’ultima volta che … le ha fatto questo?
  • a seguito di questi comportamenti persecutori, a chi si è rivolta?
  • ha denunciato o no?
  • per quale motivo non ha denunciato/fatto querela?
  • che cosa è successo dopo che ha sporto querela o chiesto l’ammonimento o fatto l’esposto?
  • che cosa ha fatto per proteggersi o come conseguenza di quanto accaduto?
  • in seguito a questi fatti è cambiato qualcosa nel suo comporta- mento o atteggiamento?
Deve essere chiesto alle persone che avevano un/una ex partner, se quest’ultimo/a li/le ha mai perseguitati/e, quando si stavano lasciando o dopo che si erano lasciati, in un modo da esserne spaventati/e. Invece per episodi di stalking da parte di altre persone, uomini o donne, partner attuali, amici o compagni di scuola, colleghi o datori di lavoro, parenti, conoscenti o sconosciuti, agli/alle intervistati/e va chiesto se qualcuno li/le ha mai perseguitati/e al punto di metterli/e in ansia o costringerli/e a cambiare le proprie abitudini.

In particolare devono essere posti i seguenti quesiti:

  • qualcuno/a le ha inviato messaggi, telefonate, e- mail, lettere o regali, sebbene lei avesse palesato che fossero indesiderati?
  • qualcuno/a le ha  chiesto  ripetutamente  appuntamenti per uscire con lui/lei?
  • qualcuno/a l’ha aspettato/a fuori casa/lavoro/scuola?
  • qualcuno/a ha cercato  insistentemente  di  parlare con   lei, malgrado gli/le avesse fatto capire che non voleva?
  • qualcuno/a l’ha seguito/a, l’ha spiat/oa, l’ha ricattato/a, l’ha minacciato/a?
  • qualcuno/a ha danneggiato le sue cose (automobile, motorino, cassetta della posta, eccetera) o quelle di persone a lei  care o  ha  fatto del male ai suoi animali?
  • qualcuno/a ha divulgato le sue foto, filmati o informazioni molto  personali su  Internet o sui social network, fatto commenti offensivi o imbarazzanti su di lei o proposte inappropriate su Internet o sui social network?
  • qualcuno/a ha  minacciato  di  fare  del  male  ai  suoi figli o ad altre persone a lei care?
  • qualcuno/a l’ha perseguitato/a in qualche altro modo? (specificare come)

In caso di stalking, sono previsti i seguenti quesiti:

  • quanto spesso è successo e con che frequenza?
  • quanto tempo sono durati questi comportamenti?
  • quando è stata l’ultima volta che ha subito una persecuzione?
  • a seguito di questi comportamenti persecutori, a chi si è rivolto/a?
  • ha denunciato o no?
  • per quale motivo non ha denunciato/fatto querela?
  • che cosa è successo dopo che ha sporto querela o chiesto l’ammonimento o fatto l’esposto?
  • che cosa ha fatto per proteggersi o come conseguenza di quanto accaduto?
  • in seguito a questi fatti è cambiato qualcosa nel suo comportamento o atteggiamento?
 
Storia delle violenze familiari
  • Il padre o patrigno del suo attuale partner/ex partner è mai stato violento nei confronti della propria moglie o di altre donne che vivevano con lui?
  • i genitori del suo attuale partner/ex partner sono mai stati violenti nei confronti del suo partner attuale?
  • suo padre  (o  patrigno,  o  un   altro partner     di sua madre) è mai stato violento nei confronti di sua madre?
  • suo padre  (o  patrigno,  o  un   altro partner     di sua madre) è mai stato fisicamente violento nei suoi confronti prima dei suoi 16 anni?
  • pensando a sua madre (o matrigna, o un’altra partner di suo padre) è mai stata fisicamente violenta nei suoi confronti prima dei suoi 16 anni?
  • nella sua famiglia di origine le è mai capitato di assistere a epi- sodi di violenza compiuti nei confronti dei suoi fratelli/sorelle
  • suo fratello o sua sorella sono mai stati fisicamente violenti nei suoi  confronti?
  • Uno dei genitori del/della suo/a attuale partner/ex partner è mai stato violento nei confronti della dell’altro genitore  o di altri partner con cui conviveva?
  • i genitori del suo attuale partner/ex partner sono mai stati violenti nei confronti del/della suo/a partner attuale?
  • Uno dei suoi genitori (o un altro  partner) è     mai stato violento nei confronti dell’altro?
  • Uno dei suoi genitori (o un altro  partner) è  mai stato fisicamente violento nei  suoi confronti prima dei suoi 16 anni?
  • (domanda espunta in quanto già posta in precedenzapensando a sua madre (o matrigna, o un’altra partner di suo padre) è mai stata fisicamente violenta nei suoi confronti prima dei suoi 16 anni?
  • nella sua famiglia di origine le è mai capitato di assistere a episodi di violenza compiuti nei confronti dei suoi fratelli/sorelle?
  • suo fratello o sua sorella sono mai stati fisicamente violenti nei suoi  confronti?
 
Molestie e ricatti sessuali
  • Nel corso della sua vita è mai stato/a importunato/a, a parole, in un modo che le ha dato fastidio, ad esempio le  sono state fatte proposte indecenti o le hanno fatto dei commenti pesanti sul suo corpo, in un modo che l’ha veramente imbarazzato/a o le ha fatto paura?
  • nel corso della sua vita qualcuno ha mai cercato  di  farle  vedere per esibizionismo i propri organi sessuali, ad esempio mostrandoli in strada, in ascensore o in altro luogo con fare provocatorio?
  • nel corso della sua vita è stata/o mai seguita/o, a piedi o in macchina, da una persona o da un  gruppo  di  persone  in un modo che le ha fatto paura o l’ha particolarmente infastidita/o?
  • nel corso della sua vita ha ricevuto telefonate oscene o sms su tematiche sessuali  o  messaggi  osceni  per   posta che l’hanno offesa?
  • nel corso della sua vita qualcuno le ha mandato, o le ha mostrato foto o immagini o oggetti dal contenuto esplicitamente sessuale che l’hanno offesa o  le ha fatto vedere materiali pornografici  contro  la sua volontà?
  • nel corso della sua vita qualcuno le  ha fatto sui  social  network, come facebook, o in chat, o via e-mail proposte inappropriate che l’hanno offesa o commenti osceni e maligni su di lei?
  • nel corso della sua vita qualcuno si è sostituito a lei,  ha  usato la  sua  identità, le sue  credenziali  di  accesso  a  internet o sui social network per scrivere messaggi imbarazzanti, minacciosi o offensivi su altre persone?
  • nel corso della sua vita  qualcuno  ha cercato     di toccarla, accarezzarla, baciarla, molestandola contro la sua volontà, per esempio al cinema, sull’autobus, al lavoro o a scuola, a casa, eccetera? Le è mai capitato che qualcuno abbia toccato le sue parti intime, i genitali o il seno, o si sia fatto toccare contro la sua volontà?
  • nel corso della sua vita, per essere assunta/o al lavoro, ha avuto richieste  di prestazioni o di rapporti sessuali?
  • nel corso della sua vita, qualcuno le  ha fatto capire che se  fosse  stata/o disponibile sessualmente avrebbe potuto avere in cambio un lavoro, ad esempio le hanno chiesto se era  fidanzata/o,  se era disponibile a uscire la sera o  ad andare a cena o a pranzo fuori insieme?
  • nel corso della sua vita per progredire nella carriera o mantenere il suo  posto di lavoro  ha  mai  avuto  richieste   di prestazioni o rapporti sessuali?

In caso di molestie e/o ricatti, per ciascun evento vanno rilevate le informazioni sul momento e il contesto in cui è accaduto, la frequenza con cui si è verificato, a chi  è stato riferito, l’eventuale denuncia, il motivo della mancata denuncia, l’esito del caso, la gravità dell’evento. Inoltre per le molestie va rilevato il motivo percepito dalla vittima.

  • Negli ultimi cinque anni è mai stato/a importunato/a, a parole, in un modo che le ha dato fastidio?
  • Negli ultimi cinque anni qualcuno ha mai cercato  di  farle  vedere per esibizionismo i propri organi sessuali, ad esempio mostrandoli in strada, in ascensore o in altro luogo con fare provocatorio?
  • Negli ultimi cinque anni è stata/o mai seguita/o, a piedi o in macchina, da una persona o da un gruppo di persone?
  • Negli ultimi cinque anni ha ricevuto telefonate oscene o sms su tematiche sessuali o messaggi osceni?
  • Negli ultimi cinque anni qualcuno le ha mandato o le ha mostrato  foto  o immagini o video, propri personali o di terzi, o oggetti dal contenuto esplicitamente sessuale o le ha fatto vedere materiali  pornografici  contro  la sua volontà?
  • Negli ultimi cinque anni qualcuno le ha fatto sui social network, come facebook, o in chat, o via e-mail proposte o commenti osceni e maligni su di lei?
  • Negli ultimi cinque anni qualcuno si è sostituito a lei,  ha  usato la  sua  identità, le sue  credenziali  di  accesso  a  internet o sui social network per scrivere messaggi imbarazzanti, minacciosi o offensivi su altre persone?
  • Negli ultimi cinque anni qualcuno ha cercato di toccarla, accarezzarla, baciarla, molestandola contro la sua volontà,     per esempio al cinema, sull’autobus, al  lavoro  o  a  scuola,  a casa, eccetera? Le è mai capitato che qualcuno abbia toccato le sue parti intime o si sia fatto toccare  contro  la sua volontà?
  • Negli ultimi cinque anni per essere assunta/o al  lavoro  ha  avuto richieste  di prestazioni o di rapporti sessuali?
  • Negli ultimi cinque anni qualcuno le ha fatto capire che se fosse  stata/o disponibile sessualmente avrebbe potuto avere in cambio  un  lavoro?
  • Negli ultimi cinque anni si è mostrata sessualmente disponibile o ha utilizzato la seduzione sessuale per ottenere un lavoro o vantaggi senza avere certezza che ciò fosse apprezzato dal/dalla destinatario/a?
  • Negli ultimi cinque anni per progredire nella carriera o mantenere il suo posto di lavoro ha mai utilizzato la seduzione o l’appeal sessuali o mai avuto richieste di prestazioni o rapporti sessuali?

In caso di molestie e/o ricatti, per ciascun evento vanno rilevate le informazioni sul momento e il contesto in cui è accaduto, la frequenza con cui si è verificato, a chi  è stato riferito, l’eventuale denuncia, il motivo della mancata denuncia, l’esito del caso, la gravità dell’evento.

 



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