La Fionda

Il report della Polizia Criminale sugli omicidi: tra realtà e fiction

Uno dei nostri più approfonditi ambiti di studio è il tentativo di misurare la distanza tra la realtà dei fatti e la narrazione che se ne fa presso l’opinione pubblica. Una distanza che, a quanto ci risulta, sfiora il siderale, come abbiamo espresso ad esempio negli ultimi tre video-podcast pubblicati sul nostro canale YouTube (che vi invitiamo caldamente a frequentare). Nell’ambito di questo genere di studi vengono spesso molto utili i rapporti della Direzione Centrale della Polizia Criminale – Ministero dell’Interno. Prendiamo l’ultimo, che riferisce i dati del primo mese dell’anno. Vi si legge (corsivi nostri): «Il presente documento, predisposto periodicamente, vuole offrire una panoramica degli omicidi volontari consumati, e nello specifico di quelli con vittime donne, nel triennio 2022 – 2024 e nel periodo 1 – 31 gennaio 2025, confrontato con l’analogo periodo del 2024; per tale ultimo confronto si evidenzia come occorra tenere conto della limitatezza dell’arco temporale considerato e, quindi, della ridotta significatività delle percentuali di incremento e decremento (poiché riferite a pochi eventi), che quindi non vengono riportate. Analizzando gli omicidi del periodo sopra indicato, rispetto a quelli commessi nell’analogo periodo dell’anno precedente, emerge che il numero degli eventi è in diminuzione, da 27 a 20, come pure è in calo il numero delle vittime di genere femminile, che da 9 scendono a 3. I delitti commessi in ambito familiare/affettivo, fanno rilevare un decremento sia nel numero di eventi (da 10 a 9), che nel numero delle vittime di genere femminile che da 7 passano a 3. Altresì sono in diminuzione, rispetto allo stesso periodo del 2024, il numero degli omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 5 diventano 4, così come quello delle vittime di genere femminile che da 4 passano a 2».

La distanza tra dati reali e narrazione pubblica.

Come sempre, il report è focalizzato sulle vittime femminili, sembra che delle altre non valga la pena occuparsi anche se sono numericamente più rilevanti. Viene confermata però una tendenza rilevata anche negli anni precedenti: gli omicidi sono in calo. Meno male, aggiungeremmo. A qualcuno però tali dati potrebbero dare fastidio, diventa sempre più difficile propagandare il tormentone farlocco di un femminicidio ogni due giorni, poi parzialmente ridimensionato ad uno ogni tre giorni. Su 20 omicidi nel mese di gennaio “solo” 2 sono vittime femminili uccise da partner o ex partner, esattamente lo stesso numero di vittime maschili uccise da compagne o ex compagne. Anzi, se si guarda ai dati del gennaio 2025, in attesa dei report successivi per un’analisi più di dettaglio, nei nostri archivi le vittime maschili sono di più.  Qui si ritrova il corpo di un uomo morto con un colpo di pistola al petto e vicino a lui la compagna esanime. I media parlano di “giallo”, ovviamente, ma c’è poco da scomodare Agatha Christie, vista la scena del crimine. In quest’altro caso decade il comunissimo pretesto della legittima difesa per una donna che ha ucciso il compagno. Qui invece si registra la vicenda del ragazzo morto dissanguato dopo aver ricevuto una coltellata dalla compagna. Dunque a noi risultano 3 omicidi di uomini per mano di compagne o ex compagne e non i due asseriti dalla Polizia di Stato. A questi si aggiungono cinque casi di tentato omicidio a danno di un uomo per mano di una donna, a Torino, Catania, Bagno a Ripoli, di nuovo Torino, e infine Zagarolo. Qual è la lettura di queste vicende data dai media? Esattamente quella dettata dalle “Linee guida” dell’Ordine dei Giornalisti a cui abbiamo dedicato uno dei nostri video. Schematicamente:

16 uomini uccisi da uomini 2 uomini uccisi da donne 2 donne uccisi da uomini
Dolorosi inconvenienti, ma purtroppo inevitabili poiché la violenza stessa non è eliminabile in quanto peculiarità atavica del genere umano. Sono solo casi isolati, e comunque la colpa è sempre degli uomini: chissà cosa hanno fatto passare a quelle povere donne per costringerle ad ammazzarli. Problema strutturale e sistemico: strage, mattanza, ecatombe, emergenza. Le donne vengono sterminate per la sola colpa di essere donne.

Di fronte a manipolazioni del genere, a ognuno non resta che trarre le proprie conclusioni.

 



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