Jennifer Abbattista è una influencer di Instagram e opinionista radiofonica. Così si presenta sul suo profilo, dove precisa anche di essere una ragazza trans. Usualmente ci riferiamo alle persone transessuali conformandoci alla verità biologica ma, nel contattarci privatamente, Jennifer ci fa presente cortesemente che preferirebbe usassimo il femminile e noi accondiscendiamo senza alcun problema. Dice di avere informazioni di prima mano sulle famose “feste private” di Alberto Genovese, cui ha partecipato due volte. Non abbiamo modo di verificare se è vero o no e sappiamo che c’è sempre il rischio di incappare in qualche mitomane. Jennifer però, a parlarci, non lo sembra affatto, a noi pare onesta e molto schietta. Ad ogni buon conto riteniamo opportuno dare un contributo al dibattito ancora in corso sulla vicenda di Alberto Genovese, limitandoci a trascrivere di seguito la nostra conversazione con lei.
Jennifer, dici di aver frequentato le feste di Genovese. Dove e in che periodo?
Qualche mese fa, due volte. Sono stata invitata a Terrazza Sentimento, a Milano.
Come ti è arrivato l’invito? Sappiamo che gli inviti a quelle feste in genere erano selezionatissimi. Sarebbe importante capire il meccanismo. Amici di amici che portano altri amici… funziona così senza filtro oppure ci sono “requisiti” specifici?
L’invito mi è arrivato tramite amici. Certo, non potevano partecipare tutti… richiedevano sopratutto belle ragazze.
Ti è stato detto che tipo di festa sarebbe stata o si è trattato di un invito generico? In altre parole, sapevi cosa aspettarti alla Terrazza Sentimento?
Chi andava sapeva benissimo che tipo di feste erano… a Milano in quasi tutte le feste private girano droga e alcool illimitati.
“Tutte le feste di Milano” sembra un po’ eccessivo. Diciamo “un certo tipo di feste”. Scusa l’ingenuità, ma come si fa a sapere che non si tratta di una festa “normale”, ma “una di quelle feste”?
Si certo non sono tutte così, molte però sì. Si sapeva perché logicamente le voci girano quindi chi andava era molto consapevole.
Hai parlato di consapevolezza sulla droga e l’alcol… e quanto al sesso? C’è la stessa consapevolezza? Chi va sa che può finire in un’orgia, magari pure estrema?
Sicuramente sì, si chiamano feste private appunto per questo.
Dal tuo profilo vediamo che sei transessuale. Finora per le feste di Genovese si è parlato soltanto di “ragazze”, quindi la tua presenza rappresenta una novità in quello scenario. Eri l’unica trans o ce n’erano anche altre?
C’erano soprattutto molte ragazze e uomini molto benestanti. Chi andava, come ho detto prima, era abbastanza consapevole di quello che succedeva.
“Abbastanza consapevole” fa un po’ sorridere… Ti faccio una domanda più diretta: hai visto ragazze costrette a drogarsi, drogate a loro insaputa? Oppure fatte entrare a forza o con l’inganno in una camera da letto, ammanettate o legate contro la loro volontà?
Ragazze costrette a drogarsi assolutamente no… a loro insaputa può darsi, ma questo capita anche nelle discoteche.
Vero… quanto agli atti sessuali? Tu hai assistito direttamente o vi hai partecipato?
No, non ho visto nessuna ragazza costretta ad avere rapporti, anche perché si appartavano nella stanza privata di Genovese. Quindi magari si sapeva ma non vedevamo nulla con i nostri occhi.
Non ti è capitato di sentire grida d’aiuto o di dolore? Perché si è parlato di “torture” e “sevizie”. Cosa puoi testimoniare rispetto a questo?
Non ho visto e né sentito nulla su questo.
Ti è capitato di vedere qualche ragazza uscire dalla stanza privata di Genovese dopo alcune ore? In che condizioni erano? Si parla di ragazze ridotte malissimo. Tu hai visto qualcosa?
No su questo non posso dirti nulla perché non ho veramente visto nulla di tutto ciò, e sono rimasta scioccata quando è uscita la notizia della violenza.
Sulla base di quello che hai visto, la violenza c’è stata secondo te? È realistico ipotizzarlo?
Se la ragazza ha denunciato, penso che c’è stata, non posso pensare che non sia vero.
Forse un ripensamento o un pentimento? O un modo per ottenere più denaro… È curioso che molte si stiano facendo vive ora, dopo mesi, dicendo di aver subito violenza. Sembra più che altro un assalto al denaro di Genovese. Cosa ne pensi?
Se fosse così sarebbe davvero schifoso, ma non credo… però sicuramente avendo sentito la notizia dei 5 milioni ci potrebbe essere qualche mela marcia che inventa tutto.
Tu hai conosciuto Alberto Genovese? Che tipo è, come ti è sembrato?
Sì, ci ho parlato quando sono andata alle feste. Alberto è un uomo molto brillante e anche molto gentile. Ho parlato con lui poco, però questa è l’impressione che mi ha dato.
E quelli del suo entourage?
Si anche loro, tutte persone carine.
Hai diviso i partecipanti in due categorie: uomini molto benestanti e tante ragazze. Viene da pensare che queste ultime partecipassero e accettassero le condizioni di queste feste private per una forma di tornaconto. Tu hai notizia di questo?
Sicuramente ci sono in giro tante ragazze, e anche lì, interessate a questo… al denaro, quindi sì.
Quindi parliamo di ragazze che venivano pagate… soldi, regali, coca o cosa?
Su questo non posso dirti nulla. Ciò che penso è che sicuramente ci sono uomini che offrono una vita di lusso a ragazze giovani, e molte sicuramente accettano volentieri.
Quindi non lo sai per certo, è una tua ipotesi… tu hai ricevuto qualcosa per la tua partecipazione?
No, io ero stata semplicemente inviata, ho parlato con ragazze e ragazzi però. Discorsi generici nulla di più.
Saresti in grado di dire l’età media degli uomini e delle ragazze che hai visto alle feste? Più o meno…
Uomini dai 20 ai 50 credo, le ragazze dai 18 ai 30.
Che cosa diresti a una ragazza che riceve un invito per una di quelle feste private? Che consiglio le daresti (se gliene daresti uno…)?
Ah bella domanda… sicuramente bisogna stare attenti a dove si va, con chi, eccetera. Però potrebbe succedere qualcosa si strano anche in una discoteca pubblica. Quindi consiglio alle ragazze di divertirsi, ma anche di fare attenzione.