I leader dell’Organizzazione mondiale della sanità sono rimasti sbalorditi quando il presidente Trump ha ritirato gli Stati Uniti dall’organismo globale il 20 gennaio. L’ordine esecutivo di Trump criticava l’OMS per la sua cattiva gestione dell’epidemia di COVID, nonché per la sua «incapacità di dimostrare indipendenza dall’inappropriata influenza politica». Sebbene l’ordine di Trump non fornisse esempi specifici di “influenza politica inappropriata”, è plausibile pensare che si riferisse all’estrema politicizzazione della salute di genere da parte di attiviste femministe, sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione.
Con qualsiasi misura, la salute degli uomini è molto indietro rispetto a quella delle donne. A livello globale, gli uomini muoiono cinque anni prima delle donne, hanno tassi di suicidio tre volte superiori a quelli delle donne e affrontano un numero di morti sul lavoro 15 volte superiore rispetto alle donne. Ma una ricerca delle pubblicazioni e dei rapporti dell’OMS specifici per sesso rivela un grave squilibrio: sulla salute delle donne sono reperibili 36 studi, sulla salute maschile… zero! Il ricercatore James Nuzzo ha documentato un profondo pregiudizio nei report dell’OMS, con la “salute delle donne” citata 563 volte e la “salute degli uomini” menzionata solo 53 volte. Allo stesso modo, il numero di menzioni nel database dell’OMS di “salute delle donne” e termini simili supera di 15 volte la menzione di “salute degli uomini”.
Una disparità da superare.
La disparità nell’attenzione dell’OMS alla violenza domestica contro gli uomini rivela come la frase “uguaglianza di genere” sia diventata un cliché orwelliano. I ricercatori hanno documentato che la violenza domestica colpisce un numero quasi uguale di uomini e donne in tutto il mondo. Ma ignorando questo fatto, l’OMS ha condotto a senso unico il suo importante “WHO Multi-country Study on Women’s Health and Domestic Violence against Women”. Stranamente, l’Organizzazione Mondiale della Sanità non ha mai condotto uno studio sulla violenza domestica contro gli uomini. In effetti, l’OMS nega categoricamente l’esistenza di abusi perpetrati dalle donne.
Rivelando un’apparente convinzione nella superiorità morale delle donne, l’OMS ha anche pubblicato un rapporto intitolato “Mettere le donne al primo posto: raccomandazioni etiche e di sicurezza per la ricerca sulla violenza domestica contro le donne”. Le prime tre parole del titolo del documento dissipano rapidamente qualsiasi nozione di uguaglianza di genere presso l’Organizzazione mondiale della sanità. Per salvare la sua reputazione compromessa e recuperare i finanziamenti perduti, dovrebbe iniziare ad affrontare il grave stato di salute degli uomini. Ed è una raccomandazione che vale anche a livello dei vari Stati, Italia in primis.