Cari lettori, vi informo che, quale intestatario del dominio “lafionda.com”, ho ricevuto oggi un’email da SiteGround, la società che ci fornisce lo spazio web su cui è ospitato ormai da tempo questo sito. Il messaggio mi informa che il 7 settembre prossimo scade il termine per il rinnovo del servizio e che la cifra per rinnovarlo ammonta alla bellezza di 419,88 euro IVA esclusa (quindi circa 516 euro). Una cifra diventata ormai non più sostenibile per me.
Ho aperto questo sito, in collaborazione con altri autori, diverso tempo fa, in sostituzione di quello che era stato per tre anni il mio blog personale, chiamato “Stalker sarai tu”. L’idea alla base dell’apertura de “La Fionda” era quello di spersonalizzare l’impegno per la ricerca di una strada verso la parità che fosse alternativa al modello oppressivo e discriminatorio imposto dal femminismo e dal genderismo imperanti. Forte della collaborazione di diversi autori competenti (ben più competenti di me), volevo che lo sforzo di analisi talvolta un po’ disordinato di “Stalker sarai tu” trovasse una sistematizzazione migliore e toni meno impulsivi, al fine di costruire un sistema efficace di denuncia delle manipolazioni e falsificazioni e di proposta per un approccio alternativo ai temi della parità tra uomini e donne. Dall’apertura de “La Fionda”, ho fatto più di un passo indietro, limitandomi a coordinare gli autori e a scrivere qualche articolo di tanto in tanto, occupandomi di più (anche se meno di quanto avrei voluto) del settore video, streaming e similari. I tanti che sono intervenuti sul sito, con alcune punte di diamante come Fabio Nestola e Santiago Gascó Altaba, hanno prodotto ottimi contenuti, non di rado straordinari, in alcuni casi memorabili, che forse in qualche misura hanno contribuito se non a modificare, quanto meno a infastidire la narrazione unica dominante sui temi d’interesse del sito.
Tutto questo ora rischia concretamente di andare incontro a una brusca chiusura. Non mi nascondo dietro a un dito: i tempi sono difficili per tutti e io non faccio eccezione. Pur desiderandolo molto, non posso più permettermi di accollarmi interamente i costi di mantenimento del sito, specie quando così alti. Va detto: qualche donazione di tanto in tanto arriva. Si tratta di contributi modesti, probabilmente proporzionati alle possibilità di chi dona, e a costoro va il mio più profondo ringraziamento. Siamo però lontani da una copertura delle spese attualmente richieste per mantenere il sito, purtroppo. Proprio in vista di questa scadenza annuale qualche mese fa abbiamo messo in piedi l’iniziativa delle magliette “griffate” che, al di là dei moltissimi “like” sui social, ha avuto una resa molto modesta. In aggiunta: gran parte delle poche risorse raccolte con donazioni e magliette vanno a (molto parziale) copertura delle spese legali per difenderci nelle cause che ci sono state intentate da chi proprio non vuole lasciarci parlare o più generalmente non gradisce ciò che diciamo. Spese che, in quanto intestatario del sito, devo accollarmi in prima persona, insieme a tutti i procedimenti giudiziari connessi. In queste condizioni, dunque, non è possibile né a me, né al collettivo di autori de “La Fionda”, con i quali sussiste un patto di non onerosità per la loro collaborazione, continuare a mantenere questo spazio, che dunque cesserà le sue attività, diventando irraggiungibile a partire dal 7 settembre, a meno che non si trovi il modo di coprire la cifra di 515 euro richiesta da SiteGround.
È questa una richiesta di aiuto economico? Sì, ovviamente. Mi spiacerebbe veder “morire” una mia creatura. Purtroppo chi si occupa di questi temi come facciamo noi non è destinatario di fiumi di denaro pubblico. Possiamo contare quindi soltanto sul supporto privato, consapevoli però che sono tempi di vacche magre per tutti. È dunque una richiesta fatta a bassa voce, quasi con imbarazzo. Io e soprattutto gli altri autori de “La Fionda” abbiamo dato tanto, talvolta tutto, ed è qualcosa che ci rende orgogliosi. Se il pubblico e i lettori ritenessero che questa creatura merita di restare viva e operare ancora, faremo il possibile per onorare le aspettative come abbiamo sempre fatto. Se non succederà, troverò il modo di rendere disponibile da qualche parte un backup dei contenuti, per chi fosse desideroso di leggere ciò che abbiamo elaborato finora. In ogni caso grazie fin da ora per l’aiuto che vorrete dare e per averci seguiti fino a qui.
P.S.: chi volesse donare, può utilizzare il modulo apposito che appare in homepage e a destra di ogni articolo.