Ieri era una giornata ventosa, ho recuperato un foglio che svolazzava in città. Scoperta clamorosa! Conteneva il testo del “Credo” che ogni femminista recita la sera prima di andare a dormire con i suoi cinque-sei gatti. Lo riportiamo integralmente perché è un documento antropologicamente cruciale. Sono le 50 sfumature di poraccitudine dell’era moderna:
- Credo nella serena pacatezza della Murgia
- Credo nella competenza giuridica di Veronica Giannone
- Credo nella cristallina imparzialità di Nadia Somma
- Credo che Valeria Valente faccia benissimo il proprio lavoro
- Credo che CEDAW e GREVIO siano sinonimi di imparzialità e attendibilità
- Credo che la Convenzione di Istanbul sia indispensabile
- Credo che il cane della Cirinnà sia innocente
- Credo che Dio, Patria e Famiglia sia una vita di merda
- Credo che Ruby sia la nipotina di Mubarak
- Credo che il DC9 ad Ustica sia caduto da solo
- Credo che i banchi a rotelle siano utilissimi
- Credo quello che mi dicono di credere
- Credo che la politica non sia inquinata dall’ideologia
- Credo che la magistratura non sia inquinata dall’ideologia
- Credo che l’informazione non sia inquinata dall’ideologia
- Credo che La Stampa sia un giornale serio
- Credo che La Repubblica sia un giornale
- Credo che il Corriere della Sera sia un giornale serio
- Credo che la legge 54/06 sia maledetta
- Credo che sia giusto usare i termini genitore 1 e genitore 2
- Credo che i figli siano proprietà delle madri e i padri siano accessori fastidiosi
- Credo che i padri non siano capaci di occuparsi dei figli, e quei pochi che sono capaci non sono bravi padri ma sono “mammi”
- Credo che sia giusto collocare nel 95% dei casi i figli presso le madri
- Credo che giudici e CTU lavorino bene proprio in quel 95% di casi
- Credo che il 5% di collocamenti presso i padri sia violenza istituzionale
- Credo che giudici e CTU non capiscano nulla proprio in quel 5% di casi
- Credo che non esista la possibilità di condizionare i figli
- Credo che quando un figlio non vuole vedere il padre, questi sia violento e pedofilo
- Credo che quando un figlio non vuol vedere la madre, sia plagiato dal padre
- Credo che dovrebbero essere formati più giudici femministi
- Credo che dovrebbero essere formati più CTU femministi
- Credo nell’inclusività, nella coerenza e nell’onestà intellettuale del femminismo
- Credo che esistano contratti di lavoro diversi a seconda del genere: 1000 se sei uomo, 900 se sei donna
- Credo sia giusta la contrapposizione donna-maschio
- Credo che ogni donna sia un’oppressa e ogni maschio sia un oppressore
- Credo che il consenso non esista, ogni rapporto sessuale è uno stupro
- Non so se credere che anche ogni rapporto omosessuale sia uno stupro, su questo ancora non mi hanno detto cosa devo credere
- Credo sia giusto che le donne pretendano indipendenza economica, realizzazione, nel lavoro autonomia dal maschio
- Credo sia giusto che, con la separazione, spariscano le pretese di autonomia e sia corretto che la dipendenza economica sdegnosamente disprezzata si trasformi in un diritto irrinunciabile.
- Credo sia giusto che basti dichiararsi vittima di violenze (senza prove, referti, testimoni, senza contraddittorio e senza nemmeno la denuncia) per ottenere l’affido esclusivo dei figli.
- Credo che non esistano gli uomini vittime di violenza
- Credo cha mai un uomo sia stato sfregiato con l’acido, avvelenato, accoltellato, sparato, strangolato o aggredito in qualsiasi altro modo da una donna
- Credo che le uniche vittime degne di attenzione politica siano quelle femminili
- Credo che le panchine rosse siano utilissime per fermare la violenza
- Credo che Bibbiano sia solo un raffreddore
- Credo che le donne siano migliori in tutto dei “maschietti”
- Credo che il mondo sarebbe migliore se fosse governato dalle donne
- Credo nell’onestà dei centri antiviolenza
- Credo che ci sia veramente un femminicidio ogni due/tre giorni
- Credo nelle ricerche “scientifiche” dell’ISTAT
Amen (e Awomen).