di Sandro Della Vedova. Sta impazzando sul web il link a un articolo che a sua volta rilancia una notizia data da “La Verità” e da “Il Giornale”, dal titolo “L’ultima follia targata PD: criticare la moglie sarà reato”. Una fake news fatta e finita che fa riferimento al DDL 1762 di cui “La fionda” ha parlato per prima, inquadrando però correttamente il problema. Che non è affatto il divieto di criticare la moglie. Magari fosse solo quello. Nel suo articolo di mercoledì, Stasi ha messo in luce i veri aspetti della proposta di legge, assai più gravi di quanto non circoli ora.
ll DDL 1762, presentato da Valeria Valente ed altri, è stato comunicato alla Presidenza in piena “fase 1” del lockdown, a marzo 2020. Non è stato pubblicizzato, era il periodo dei febbrili appelli alle donne prigioniere dei mostri, segregate in casa dagli orchi, controllate h24 dagli aguzzini e impossibilitate a mettere il naso fuori di casa per chiedere quell’aiuto che i centri antiviolenza erano ansiosi di dare. Ricordiamo la pioggia di messaggi, dall’appello a fuggire senza compilare moduli, al consiglio di chiamare il 1522 con la scusa di portare fuori il cane, ai messaggi criptati con i quali chiedere aiuto in farmacia. Si parlava solo di 1522, la presentazione del DDL 1762 è passata sotto silenzio.
Un questionario vergognosamente fazioso.
Qualche giorno fa l’ha scovato e commentato Davide Stasi, coinvolgendo la redazione de “La fionda” nell’elaborazione di un questionario parallelo. Il DDL contiene infatti un allegato, il questionario appunto che sarebbe lo strumento col quale raccogliere i dati necessari a soddisfare l’insaziabile sete istituzionale di statistiche unidirezionali da spacciare al popolo bue. Una statistica bipartisan (anzi bigenere) non è nelle corde di questo Governo né dei governi che lo hanno preceduto, l’imparzialità non è mai stata negli obiettivi dei dipartimenti per la famiglia né dei ministeri Pari Opportunità degli ultimi decenni. Non si deve e non si vuole misurare la violenza subita dagli uomini, per poter continuare a dire che non esistono dati.
Chiaro il loop? Mi rifiuto di studiare un fenomeno e raccogliere dati in merito, poi nego che esista il fenomeno perché non ci sono dati in merito. Il fatto che non esistano dati non dipende dal rifiuto a raccoglierli, ma diventa la dimostrazione che il fenomeno non c’è, e se c’è è irrilevante. Questo è il motivo per il quale sono stati raccolti, si raccolgono e si raccoglieranno dati esclusivamente sulle vittime femminili: non perché le vittime maschili non esistano, ma per poter continuare a dire che non esistono. Davide Stasi ha scaricato il questionario che dovrebbe passare come legge dello Stato e, dopo averne constatato la vergognosa faziosità, ha lavorato con i suoi collaboratori per elaborarne una versione che indagasse la violenza a tutto tondo, a prescindere dal genere di autori e vittime e dal loro orientamento sessuale.
Sarebbe il caso ora che l’opposizione si muovesse.
È uno dei motivi per cui Stasi e i suoi collaboratori non diventeranno mai ministri di questa Repubblica: non si piegano alle logiche di sistema. Il risultato è un allegato al già citato articolo, ma merita maggior visibilità ed ho chiesto alla redazione de La Fionda di pubblicarlo in chiaro. Prego tutti di leggere con attenzione il confronto fra com’è un questionario fazioso e come dovrebbe essere per venire definito imparziale. E se dovesse essere approvato così com’è, vorrei che tutti sapessero come vengono raccolti i dati che poi ci vengono propinati come scientifici, inappuntabili, oggettivi. Con una precisazione: la colonna sinistra è il prodotto di strapagati personaggi politici che hanno partorito, non si sa in quanto tempo, un questionario fazioso e unidirezionale. “La fionda” in mezz’ora ne ha fatto una versione democratica e aperta a qualsiasi vittima, colonna destra, che andrebbe sottoposta a un numero pari di uomini e donne di ogni orientamento sessuale. E lo ha fatto gratis.
Mi auguro che così sia chiaro il vero aspetto grave della legge di cui ora si parla tanto in rete. Di fatto “Il Giornale” e “La Verità” hanno costruito una fake con il solo scopo di attaccare in modo un po’ bieco il PD, senza approfondire la reale portata eversiva e anticostituzionale, quindi a danno di tutti, della proposta di legge. Un’occasione persa, rispetto al rigore giornalistico, non ci piove, ma non si può fare a meno di registrare che, posta in quel modo, la notizia pone comunque un problema e potrebbe anche risvegliare la sonnacchiosa opposizione, che ora non può più dire di non sapere. E sarebbe il caso che si muovesse quanto meno per togliere qualche firma dal DDL e soprattutto la commissione in sede redigente, in modo da porre la proposta al sacrosanto esame dell’aula.
Ecco i questionari a confronto:
QUESITI ORIGINARI | QUESITI MODIFICATI DA “LA FIONDA” |
Violenza fisica | |
È mai capitato che un uomo:
I quesiti devono essere sottoposti separatamente con riferimento al partner, ex partner e altre persone. |
Le è mai capitato che una persona:
I quesiti devono essere sottoposti separatamente con riferimento al/alla partner, ex partner (per relazioni di qualsivoglia orientamento sessuale o identità di genere) e altre persone. |
Violenza sessuale | |
È mai capitato che un uomo:
I quesiti devono essere sottoposti separatamente con riferimento al partner, ex partner e altre persone. Quesiti aggiuntivi relativi solo al partner:
Quesito aggiuntivo relativo solo a un uomo non partner:
|
Le è mai capitato che una persona:
I quesiti devono essere sottoposti separatamente con riferimento al/alla partner, ex partner (per relazioni di qualsivoglia orientamento sessuale o identità di genere) e altre persone. Quesiti aggiuntivi relativi solo al/alla partner:
Quesito aggiuntivo relativo solo a persona non partner:
|
Violenza sessuale prima dei 16 anni | |
Prima dei suoi 16 anni le è capitato che qualcuno:
|
Prima dei suoi 16 anni le è capitato che qualcuno:
|
Violenza sessuale prima dei 16 anni in ambito familiare | |
Dopo aver posto i quesiti sulla violenza fisica e sessuale, nel caso in cui l’intervistata abbia subìto più episodi di violenza, può essere raccolto un solo approfondimento sull’episodio più recente che raccolga informazioni sui seguenti aspetti. Nel caso di un autore diverso dal partner:
Nel caso di autore partner:
|
Dopo aver posto i quesiti sulla violenza fisica e sessuale, nel caso in cui l’intervistato/a abbia subìto più episodi di violenza, può essere raccolto un solo approfondimento sull’episodio più recente che raccolga informazioni sui seguenti aspetti. Nel caso di un/una autore/autrice diverso/a dal partner:
Nel caso di autore/autrice partner:
|
Violenza psicologica ed economica | |
Il partner o l’ex partner:
I quesiti devono essere posti in riferimento sia al partner attuale, se presente, sia agli ex partner, ma separatamente. |
Il/la partner o l’ex partner:
I quesiti devono essere posti in riferimento sia al/alla partner attuale, se presente, sia agli/alle ex partner, ma separatamente (per relazioni di qualsivoglia orientamento sessuale o identità di genere). |
Stalking | |
Deve essere chiesto alle donne che avevano un ex partner, se quest’ultimo le ha mai perseguitate, quando si stavano lasciando o dopo che si erano lasciati, in un modo da esserne spaventate. Invece per episodi di stalking da parte di altre persone, uomini o donne, partner attuali, amici o compagni di scuola, colleghi o datori di lavoro, parenti, conoscenti o sconosciuti, alle intervistate va chiesto se qualcuno le ha mai perseguitate al punto di spaventarle, metterle in ansia o costringerle a cambiare le proprie abitudini. In particolare devono essere posti i seguenti quesiti:
In caso di stalking, sono previsti i seguenti quesiti:
|
Deve essere chiesto alle persone che avevano un/una ex partner, se quest’ultimo/a li/le ha mai perseguitati/e, quando si stavano lasciando o dopo che si erano lasciati, in un modo da esserne spaventati/e. Invece per episodi di stalking da parte di altre persone, uomini o donne, partner attuali, amici o compagni di scuola, colleghi o datori di lavoro, parenti, conoscenti o sconosciuti, agli/alle intervistati/e va chiesto se qualcuno li/le ha mai perseguitati/e al punto di metterli/e in ansia o costringerli/e a cambiare le proprie abitudini.
In particolare devono essere posti i seguenti quesiti:
In caso di stalking, sono previsti i seguenti quesiti:
|
Storia delle violenze familiari | |
|
|
Molestie e ricatti sessuali | |
In caso di molestie e/o ricatti, per ciascun evento vanno rilevate le informazioni sul momento e il contesto in cui è accaduto, la frequenza con cui si è verificato, a chi è stato riferito, l’eventuale denuncia, il motivo della mancata denuncia, l’esito del caso, la gravità dell’evento. Inoltre per le molestie va rilevato il motivo percepito dalla vittima. |
In caso di molestie e/o ricatti, per ciascun evento vanno rilevate le informazioni sul momento e il contesto in cui è accaduto, la frequenza con cui si è verificato, a chi è stato riferito, l’eventuale denuncia, il motivo della mancata denuncia, l’esito del caso, la gravità dell’evento. |