La Fionda

La circoncisione è una mutilazione genitale (?)

di Rita Cascia. La circoncisione è una pratica che consiste nell’asportare chirurgicamente il prepuzio del pene e coinvolge il 20% della popolazione maschile mondiale. Non sono numeri poco rilevanti, specie se si pensa che il 60% della popolazione statunitense ha subito questo tipo d’intervento. Ma perché viene praticata? Il più delle volte è utilizzata in ambito religioso, come strumento che certifica l’appartenenza al popolo ebraico (il patto tra Dio ed Abramo), oppure l’adesione all’Islam.

Oltre al fatto che serva come rito religioso, essa viene praticata come strumento igienico e di profilassi della salute maschile. Si pensa raramente a questo fattore, ma va considerato che dagli anni Ottanta del secolo scorso negli Stati Uniti viene incoraggiata come strumento che riduce il rischio delle infezioni al tratto urinario e come metodo per ridurre le malattie sessualmente trasmissibili, specialmente l’HIV (quest’ultima affermazione va presa con cautela per il fatto che la comunità scientifica e assai contraddittoria in merito, sono stati presentati dei lavori sia a favore che contro questa possibilità).

La circoncisione è molto praticata sia nel Medio Oriente che negli Stati Uniti, come in Estremo Oriente (nei paesi di fede islamica), ma in Europa oltre al fattore religioso è raro che venga attuata per motivi igienici. La spiegazione è molto più semplice: è considerata un atto mutilatorio praticato senza il consenso dell’interessato. L’operazione chirurgica, che altera in modo permanente i genitali, viene infatti effettuata a pochi giorni dalla nascita (o comunque a pochi anni d’età), quindi il bambino non è in grado di esprimere il proprio parere in merito. È dall’assenza di consenso che deriva questo senso di violenza sul corpo maschile. A lungo andare, in alcuni soggetti, può sopraggiungere una grave forma d’imbarazzo, tanto da voler porre rimedio a quella che vivono come una alterazione orrenda della forma del proprio corpo. E sono molti gli uomini che esprimono questo disagio negli ultimi anni.

Non sono in pochi a pensare che la circoncisione sia da paragonare ad uno stupro del corpo maschile, ma che succederebbe se per un errore non venisse rimosso solo il prepuzio ma il pene? Nel peggiore dei casi, se la circoncisione viene effettuata in un ambiente domestico e da una persona che non abbia una preparazione medica, il bambino potrebbe morire e spesso la cronaca ne dà notizia, mentre non ci sono notizie (almeno in Italia) di bambine decedute a seguito di una forma di infibulazione. Nonostante questo, in Italia per legge è punita soltanto la mutilazione dei genitali femminili, non quella dei genitali maschili.

Circumcision

Al di là dei possibili incidenti gravi e dei casi di decesso, fortunatamente eccezionali, ciò che è certo sono gli effetti della circoncisione sulla vita sessuale della persona. Privo della sua protezione naturale, il glande perde sensibilità, talvolta anche del tutto, con gravi conseguenze rispetto alla possibilità di ottenere un pieno piacere sessuale. Questo è il motivo per cui, in genere, i circoncisi “durano di più” nei rapporti penetrativi, e per questo sono molto apprezzati dall’universo femminile e invidiati da quello maschile. Sentimenti piuttosto cinici date le frequenti testimonianze di grande frustrazione nel non essere in grado di provare nel rapporto intimo un piacere vero e compiuto.

La circoncisione e i suoi effetti fisici e psicologici possono essere una forma di violenza, così per lo meno li ha definiti di recente il Guardian. Ciò dovrebbe essere di consiglio a chi voglia sottoporre, a cuor leggero i propri figli a un’operazione così invasiva. Meglio sarebbe farli scegliere da soli, dopo una esaustiva esposizione dei fatti e delle relative opzioni risolutive. Che poi la circoncisione sia una mutilazione paragonabile all’infibulazione, è questione ancora discussa. Di sicuro è la mutilazione genitale infinitamente più diffusa e a subirla è il genere maschile.



Condividi


Read Previous

Caro Papa Francesco, benvenuto nel club della toxic masculinity

Read Next

Come riconoscere le donne sbagliate e, magari, evitarle

Usiamo i cookie per personalizzare i contenuti e per analizzare il nostro traffico. Non condividiamo le tue informazioni né con i social media, né con affiliati pubblicitari. View more
Cookies settings
Accetta
Rifiuta
Politica su Privacy & Cookie
Privacy & Cookies policy
Cookie name Active
Chi siamo

Siamo un gruppo di studiosi attivi nell'analisi delle relazioni di genere e nella lotta contro il femminismo.

L'indirizzo del nostro sito è https://www.lafionda.com.

Quali dati personali raccogliamo e perché

Questo sito è gestito in Wordpress, che  non raccoglie dati personali sui visitatori e raccoglie solo i dati mostrati nella schermata profilo utente dagli utenti registrati, tuttavia in questo sito non è prevista alcuna registrazione degli utenti. Gli unici plugin che raccolgono dati sono quelli relativi al modulo di contatto per permettere agli utenti di scrivere alla redazione, e alla newsletter, che richiedono nome, cognome e indirizzo email.

Commenti

Quando i visitatori lasciano commenti sul sito, raccogliamo i dati mostrati nel modulo dei commenti oltre all'indirizzo IP del visitatore e la stringa dello user agent del browser per facilitare il rilevamento dello spam. Una stringa anonimizzata creata a partire dal tuo indirizzo email (altrimenti detta hash) può essere fornita al servizio Gravatar per vedere se lo stai usando. La privacy policy del servizio Gravatar è disponibile qui: https://automattic.com/privacy/. Dopo l'approvazione del tuo commento, la tua immagine del profilo è visibile al pubblico nel contesto del tuo commento.

Media Se carichi immagini sul sito web, dovresti evitare di caricare immagini che includono i dati di posizione incorporati (EXIF GPS). I visitatori del sito web possono scaricare ed estrarre qualsiasi dato sulla posizione dalle immagini sul sito web. Modulo di contatto Il modulo di contatto previsto dal sito prevede soltanto la raccolta di nome, cognome ed email di chi vuole scrivere alla redazione. Cookie Se lasci un commento sul nostro sito, puoi scegliere di salvare il tuo nome, indirizzo email e sito web nei cookie. Sono usati per la tua comodità in modo che tu non debba inserire nuovamente i tuoi dati quando lasci un altro commento. Questi cookie dureranno per un anno. Se visiti la pagina di login, verrà impostato un cookie temporaneo per determinare se il tuo browser accetta i cookie. Questo cookie non contiene dati personali e viene eliminato quando chiudi il browser. Quando effettui l'accesso, verranno impostati diversi cookie per salvare le tue informazioni di accesso e le tue opzioni di visualizzazione dello schermo. I cookie di accesso durano due giorni mentre i cookie per le opzioni dello schermo durano un anno. Se selezioni "Ricordami", il tuo accesso persisterà per due settimane. Se esci dal tuo account, i cookie di accesso verranno rimossi. Se modifichi o pubblichi un articolo, un cookie aggiuntivo verrà salvato nel tuo browser. Questo cookie non include dati personali, ma indica semplicemente l'ID dell'articolo appena modificato. Scade dopo 1 giorno. Cookie Gli articoli su questo sito possono includere contenuti incorporati (ad esempio video, immagini, articoli, ecc.). I contenuti incorporati da altri siti web si comportano esattamente allo stesso modo come se il visitatore avesse visitato l'altro sito web. Questi siti web possono raccogliere dati su di te, usare cookie, integrare ulteriori tracciamenti di terze parti e monitorare l'interazione con essi, incluso il tracciamento della tua interazione con il contenuto incorporato se hai un account e sei connesso a quei siti web. Analytics Il sito raccoglie statistiche sulle visite tramite il servizio Google Analytics, la qui privacy policy può essere letta qui. Con chi condividiamo i tuoi dati I dati che conferisci tramite questo sito non vengono condivisi con nessuno. Per quanto tempo conserviamo i tuoi dati Se lasci un commento, il commento e i relativi metadati vengono conservati a tempo indeterminato. È così che possiamo riconoscere e approvare automaticamente eventuali commenti successivi invece di tenerli in una coda di moderazione. Quali diritti hai sui tuoi dati Se hai lasciato commenti, puoi richiedere di ricevere un file esportato dal sito con i dati personali che abbiamo su di te, compresi i dati che ci hai fornito. Puoi anche richiedere che cancelliamo tutti i dati personali che ti riguardano. Questo non include i dati che siamo obbligati a conservare per scopi amministrativi, legali o di sicurezza. Dove spediamo i tuoi dati I tuoi dati non vengono spediti al di fuori dell'Unione Europea.I commenti dei visitatori possono essere controllati attraverso un servizio di rilevamento automatico dello spam. Il nostro contatto Per informazioni sulla gestione della privacy puoi scriverci a lafionda.info@gmail.com
Save settings
Cookies settings