Da messaggio privato. Carissimi lettori della pagina, dal 2014 sono vittima di Stalking e svariati reati perpetrati a mio danno, e a danno anche di mia madre, ed ulteriori seccature a danno di amici da parte di una Stalker. Leggendo il post dell’Admin ho concordato con alcune cose, in riferimento agli abusi perpetrati a danno di mal capitati ingiustamente accusati, in tal senso posso solo essere solidale con costoro. La mia vicenda iniziò con l’intrusione nella mia vita di una donna, che arrivò addirittura ad acquisire informazioni sensibili violando la mia privacy (lavora in un pubblico ufficio), e con questo pretesto si insinuò via via in modo integrale nella mia vita, un vero e proprio incubo dal quale con fatica sto cercando di uscire. Questa “Signora” è arrivata a compiere ogni genere di nefandezza pur di arrecarmi danno al fine unico di impormi la sua presenza, e di indurmi ad accettare le sue “avances”, il cumulo di reati è davvero grande ed esecrabile (ha cercato perfino di denunziarmi perché mi sono lamentato della sua invasività). Abolire il reato di Stalking è sbagliatissimo, la Legge fornisce anche agli accusati gli strumenti per difendersi, posso dire in base a quella che è stata la mia esperienza che tali strumenti sono utili a chi non ha commesso il fatto/i addebitatigli. In riferimento ad una frase riportata in questa bacheca ed afferente l’ex-art 612 bis cito testualmente:”salvo che il fatto non costituisca più grave reato” …. Orbene vorrei specificare che, Il legislatore ha inserito tale norma nel codice penale al fine di fornire tutela penale alle ipotesi in cui le condotte di minaccia o molestia si presentino in modo seriale, per questo particolarmente lesive della libertà psichica e morale del soggetto.
E qui sta il punto, prima di questa esplicitazione il reato era configurabile e punibile in modo blando e non adeguato. In tema di atti persecutori, quali previsti dall’art. 612 bis c.p., premesso che ciascuna delle condotte indicate nella norma incriminatrice è idonea a rendere configurabile il reato, devesi, in particolare, ritenere, con riguardo all’ipotesi che essa consista nella costrizione della persona offesa a modificare le proprie abitudini di vita, che ciò si verifica ogni qual volta si sia in presenza di un mutamento significativo e protratto per un apprezzabile lasso di tempo dell’ordinaria gestione della vita quotidiana, quale può riconoscersi, ad esempio, nell’avvertita necessità, da parte della vittima, di utilizzare per i propri spostamenti percorsi diversi da quelli abituali, ovvero di modificare gli orari per lo svolgimento di determinate attività, come pure di cessarle del tutto, ovvero ancora di staccare gli apparecchi telefonici nelle ore notturne. (Cito sentenza Cassazione). Personalmente dopo anni di pedinamenti e appostamenti e dispetti subiti nel mio caso ben 3 anni (sic!), posso dire che tale norma non debba essere abrogata, sempre nel rispetto della dignità delle persone ingiustamente accusate, le quali tuttavia possono in sede di ammonimento presentare formale denunzia per calunnia nei confronti dell’accusatrice/ore. In definitiva, gli strumenti ci sono e bisogna adoperarli e servirsene in base alla Legge e se necessario rivolgendosi ad un legale o alle medesime forze dell’Ordine. Cari amici, le persone nefaste purtroppo esistono, sono infelici che cercano di amareggiare l’esistenza agl’altri è da costoro che bisogna guardarsi, e non dal reato aggravato previsto dal codice che peraltro fornisce una tutela oggettiva. Come detto sono solidale con chi è stato ingiustamente accusato, purtroppo a causa della Stalker ho subito anche questo, fermo restando che a mia volta, e fornendo prove irrefutabili ho denunziato lei e sto procedendo senza remore per debellare quella metifica ed ammorbante presenza dalla mia vita.